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Ernesto Burgio. Genio e follia

Morte e rinascita dell'Io

Ernesto Burgio, intervistato al Kum Festival di Ancona 2018, parla del tema della conferenza che ha tenuto al Festival, insieme alla psicologa Daniela Lucangeli: il legame che esiste fin dai tempi di Platone tra la follia, la genialità e l’arte, che Burgio definisce uno dei grandi misteri della storia umana.  Si tratta infatti di elementi che è difficile  tenere insieme nella nostra cultura che fa prevalere la ragione sulla poesia, sull’eros, o su quello che Platone definiva “il modo in cui ci sintonizziamo con l’assoluto”. La cultura classica considerava l’uomo in relazione all’infinito, destinato ad  aprirsi ad energie più grandi, al daimon, e questo filo rosso riemerge nel Rinascimento nelle figure della malinconia e della follia, associate alle vite e ai percorsi artistici. Il filosofo Karl Jaspers, analizzando la pittura di Van Gogh, aveva notato la coincidenza interessante, che quando nel 1888 Van Gogh sprofonda nella follia inizia a produrre i suoi capolavori. Secondo Antonin Artaud la grande creatività di Van Gogh è legata al fatto che la società rifiuta il deviante, il genio, il folle, l’artista, nel quale c’è qualcosa di divino e di demoniaco che lottano: il rifiuto di Dio e la ricerca di Dio. Una coincidenza interessante è il fatto che il 1988 è lo stesso anno in cui Nietzsche si trasferisce a Torino, cade in una crisi psicotica definitiva e scrive i suoi ultimi capolavori. Si rende conto che l’aver “ucciso” Dio è stata la sua grandezza e la sua colpa nello stesso tempo. 

Da Caravaggio a Goya fino alle grandi figure del XIX secolo, come Van Gogh, Baudelaire e Nietzsche, grandi folli sono anche grandi artisti, accomunati non dalla ragione, ma dalla capacità di sospenderla, per dare spazio a qualcosa di più grande

Ernesto Burgio, pediatra, da anni si occupa di biologia molecolare, epigenetica e nuove biotecnologie genetiche. Ha operato come pediatra missionario in alcuni paesi africani e in Romania. Negli ultimi anni si è occupato di ecologia (sviluppo sostenibile) e di bioetica, con particolare riferimento al tema delle nuove biotecnologie genetiche. È Coordinatore della Rete Health Promoting Schools e dell’area Prevenzione della Rete Health Promoting Hospitals in Sicilia; è Coordinatore del Gruppo ISDE-Medici per l’Ambiente di Palermo; è docente dell’Osservatorio Regionale per lo Sviluppo Ambientale (ORSA) e collaboratore stabile della rivista Ecologist (ed. italiana), è coordinatore del comitato scientifico Isde-Italia (Associazione Internazionale Medici per l’Ambiente).