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Francesco Totaro. La verità dell'essere tra incondizionato e condizionato
I primi 60 anni de La struttura originaria
L’incondizionato è, per Emanuele Severino, l’essere che non può non essere, ma l’essere che non può non essere a noi appare sempre in condizioni che sono segnate da un limite e quindi non appare nella sua totalità, così come non appare nemmeno la sintesi tra l’essere incondizionato e l’essere condizionato, e questo non apparire è una contraddizione in cui l’incondizionato viene a trovarsi. L’incondizionato si divide in due dimensioni, l’essere per sé che è adeguato alla totalità dell’intero, e l’essere per noi che è una dimensione che corrisponde alla finitezza.
Bisogna pensare quindi alla relazione tra incondizionato e condizionato come ad una relazione d’intreccio ma anche di trascendenza, dove l’incondizionato trascende il condizionato.
Francesco Totaro illustra i punti essenziali della relazione tenuta al Congresso Internazionale in onore di Emanuele Severino: All'alba dell'eternità. I primi 60 anni de La struttura originaria (Brescia, 2 e 3 marzo 2018).
Francesco Totaro è professore ordinario di “Filosofia morale” nell’Università di Macerata, di cui è stato a lungo prorettore. Ha insegnato presso la Scuola Superiore di Comunicazioni Sociali dell’Università Cattolica di Milano e presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Ha scritto saggi su Hegel, Weber, Scheler, Gramsci, Italo Mancini e Nietzsche, su temi di ontologia e metafisica, sul rapporto tra etica, economia e politica, sulla funzione ideologica della comunicazione.