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Massimo Recalcati. Arte e psicanalisi
Il mistero dell`opera
Massimo Recalcati ci parla del tema di una sua lectio magistralis tenuta al Festival della Filosofia di Modena-Arti del 2017 sull'opera di Claudio Parmiggiani, commentandola con gli strumenti non della storia dell'arte ma della psicanalisi la quale, tutte le volte che si è trovata ad analizzare il mondo dell'arte, è sempre partita dalla biografia dell'artista per coglierne l'inconscio: l'opera veniva ridotta alle vicissitudini dell'inconscio dell'artista. Recalcati la considera un' operazione riduttiva e per questo vuole introdurre una nuova prospettiva:
Non è l'inconscio dell'artista che deve spiegare il mistero dell'opera, ma il mistero dell'opera stesso è un modo dell'inconscio.
Esiste infatti "l'inconscio dell'opera". Nelle installazioni di Parmiggiani esiste la dimensione dell'enigma, sono presenti elementi intraducibili che denunciano la presenza del "battito dell'inconscio" nell'opera.
Cos'è per Recalcati arte contemporanea e cosa no? La triade Burri, Fontana e Pollock sono gli autori che, secondo lui, fanno iniziare l'arte contemporanea. Nella loro opera non c'è più la "rappresentazione" della realtà:
Il quadro non è più una finestra che si apre sulla realtà ma è un evento che realizza se stesso. L'opera non manifesta più un carattere rappresentativo, ma il suo evento coincide con il fatto che essa si mostra, quindi abbiamo un passaggio dalla rappresentazione alla "mostrazione".
Pertanto la domanda, di fronte a un quadro di Pollock o a un taglio di Fontana o a un sacco di Burri, "che cosa rappresenta" è una domanda sbagliata, perché l'immagine non è più ciò che rappresenta, ma è l'evento stesso dell'immagine che realizza il mistero dell'opera.
Massimo Recalcati è uno degli psicoanalisti più noti in Italia. Insegna all’Università di Pavia e di Verona. È fondatore di Jonas Onlus: centro di clinica psicoanalitica per i nuovi sintomi e Direttore Scientifico della Scuola di specializzazione in psicoterapia IRPA. Membro fondatore e membro analista ALIpsi Svolge attività di supervisore clinico presso diverse istituzioni sanitarie. Tra le sue numerose pubblicazioni, tradotte in diverse lingue, ricordiamo le più recenti: “Cosa Resta del Padre. La paternità nell’epoca ipermoderna” (Raffaello Cortina, Milano 2011), “Jacques Lacan. Desiderio, godimento e soggettivazione” (Raffaello Cortina, Milano 2012), “Il complesso di Telemaco. Genitori e figli dopo il tramonto del padre” (Feltrinelli Editori, Milano 2013), “L’ora di lezione. Per un’erotica dell’insegnamento.” (Einaudi,Torino 2014), “Le mani della madre. Desiderio, fantasmi ed eredità del materno” (Feltrinelli, Milano 2015), “Jacques Lacan. La clinica psicoanalitica: struttura e soggetto.” (Raffaello Cortina, Milano 2016), “Contro il sacrificio. A di là del fantasma sacrificale.”(Raffaello Cortina, Milano 2017). Dal 2014 dirige per Feltrinelli la Collana Eredi. Dal 2015 per Mimesis la collana Studi di Psicoanalisi. Collabora con diverse riviste specializzate italiane e internazionali e con le pagine culturali del quotidiano La Repubblica.