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Vincenzo Cicero. L'estetica italiana del XX secolo
Croce e Pareyson
Vincenzo Cicero, professore di Filosofia teoretica presso l’Università di Messina, intervistato al Festival della Filosofia di Modena 2017, parla dell’estetica italiana del XX secolo, quella di Benedetto Croce, la cui importanza fu riconosciuta anche da Walter Benjamin, ma il cui limite è stato l’eccessiva influenza dell’hegelismo e quella di Luigi Pareyson.
In particolare, riguardo a Pareyson, si sofferma sull'ermeneutica del mito religioso e sulla distinzione tra espressione e rivelazione,
nell’arte se non c’è rivelazione della verità manca lo stesso oggetto artistico e questa rivelazione ha un fondo mitico senza il quale nessun elemento può avere un significato estetico
Vincenzo Cicero è Professore di Filosofia della scienza presso l’Università di Messina. Esperto della tradizione filosofica tedesca moderna, è stato curatore e traduttore di numerose edizioni di classici, da Kant a Hegel, da Schelling a Heidegger. Tra i suoi libri: Istante durata ritmo. Il tempo nell’epistemologia surrazionalista di Bachelard (Milano 2007); Essere e analogia (Padova 2012); Parole come gemme. Studi su filosofia e metafora (Padova 2012).