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Vittorio Lingiardi. Il paesaggio e il corpo

Festival del Pensare

Vittorio Lingiardi, intervistato in occasione della IV edizione del Festival del Pensare, parla dell’importanza della dimensione del paesaggio, come luogo da attraversare, per contrastare alcuni fenomeni psicopatologici, come quello degli Hikikomori, ragazzi che dimenticano di essere dei corpi e che riducono la vita alla sola nella mente, in una comunicazione che fa a meno dell’esperienza del corpo.
Il poeta Andrea Zanzotto che è stato un poeta del paesaggio ha coniato un termine paesaggire, che vuol dire, transitare nella memoria del paesaggio, accettando anche le sue difficoltà.

È un paesaggio che è il contrario di panorama, sentire il paesaggio con il corpo è un modo di richiamare la necessità di usare socialmente il proprio corpo. Non è un caso se sono così aumentate negli ultimi tempi le esperienze di camminata collettiva come il cammino di Santiago de Compostela. 


Vittorio Lingiardi, psichiatra e psicoanalista, è professore ordinario di Psicologia dinamica alla Sapienza Università di Roma, dove dal 2006 al 2013 ha diretto la Scuola di specializzazione in Psicologia clinica. Con Nancy McWilliams è coordinatore scientifico e curatore del Manuale diagnostico psicodinamico PDM-2 (2018). Nel nostro catalogo sono presenti, tra gli altri, La personalità e i suoi disturbi(2014), Linee guida per la consulenza psicologica e la psicoterapia con persone lesbiche, gay e bisessuali (2014) e Mindscapes (2017). Collabora con l’inserto culturale Domenica del Sole 24 Ore e con Il venerdì di Repubblica.