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Socrate. Tra Apollo e Dioniso, amore e morte

Per una nuova interpretazione

In questa videolezione, Federico Leonardi propone una nuova interpretazione della filosofia di Socrate (Atene 470 o 469 - ivi 399 a. C.), che considera lo scopritore del legame tra la ragione e il divino. 
Socrate è un pensatore che ha provato la verità delle proprie teorie non soltanto con la logica ma anche con la propria vita. Messo a morte per aver corrotto i giovani, introdotto nuovi dei, allevato i politici che hanno destinato Atene alla distruzione, egli non fu il razionalista che la tradizione storiografica risalente a Hegel ci restituisce. L'errore di Hegel dipende dall'aver seguito Senofonte come storico e Aristotele come filosofo, eliminando Platone. Invece, Leonardi propone di ridurre l'importanza di Aristotele e porre Senofonte e Platone sullo stesso piano. Dalla sovrapposizione dei due discepoli diretti di Socrate, emergono due temi fondamentali: l'amore e la morte. 

Nella terribile guerra civile greca Socrate provò a riformare l'uomo: scoprì in esso la ragione come guida e nella ragione una nuova visione del Divino. Reinterpretò il "conosci te stesso" di Apollo come monito razionale ma divino e ripensò il dionisiaco come forza passionale in grado di guidare la forza delle passioni. Fino a giungere all'esperienza di un Dio interiore, capace di portarci oltre i limiti del nostro Io: di superare la morte nell'esperienza del distacco dal corpo, rafforzata dalla dimostrazione dell'immortalità dell'anima, di superare il conflitto Io-Tu nell'esperienza della scala d'amore, rafforzata dall'idea che la ragione è anche amore e l'amore è anche ragione, perché entrambe vogliono il Tutto. 
 

L'anima ci ordina di conoscere colui che ci ordina di conoscere noi stess. Platone, ALCIBIADE MAGGIORE, 130E

 

Io giro non facendo altro che tentare di persuadervi, giovani e vecchi, a curare col maggiore impegno la cura dell'anima e non le ricchezze. Platone, APOLOGIA DI SOCRATE, 30A

 

Non so se esistano una o due Afroditi, una celeste o una volgare è [...]; so, però, che per ognuna delle due vi sono altari, templi e riti, più lascivi per quella volgare, più puri per quella celeste. Senofonte, SIMPOSIO, 8,9

 

Federico Leonardi ha svolto attività di ricerca a Milano, Firenze e Londra, attualmente è docente di ruolo di Filosofia e Storia nei Licei. I suoi interessi si muovono su tre filoni: il senso della civiltà greco-romana e l’eredità che essa ha lasciato all’Occidente, i modelli di ragione che le civiltà non occidentali hanno elaborato, il senso generale della civiltà e della storia universale. Oltre a vari saggi in italiano e in inglese, ha scritto le seguenti monografie: Tragedia e Storia. A. Toynbee e la storia universale nella maschera della classicità (Aracne, 2104); (con Luca Maggioni) World History. La storia delle civiltà secondo McNeill (Rubbettino 2015), Aristotele: sapere storico e scienza politica, saggio introduttivo ad Aristotele Scritti politici (Rubbettino 2020), prima edizione italiana integrale degli scritti politici dello Stagirita, di cui è il curatore.