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Fortunata De Martinis. Ispirazioni mediterranee
Una grande avventura editoriale
Fortunata De Martinis aveva fondato la De Martinis & C. alla fine del 1992 a Catania, insieme ad un gruppo di amici, tra i quali il filosofo Manlio Sgalambro, che fu il direttore editoriale per la saggistica, per pubblicare autori dell'area mediterranea, alcuni dei quali mai tradotti in Italia.
In soli tre anni di attività, furono pubblicati ventisette libri, tra i quali i due saggi di Manlio Sgalambro Contro la musica e Dialogo sul comunismo, ripubblicati nel 2004 da Adelphi in De mundo pessimo, Confutazione delle religioni di Giulio Cesare Vanini, La commissione e Quell'odore di Sonallah Ibrahim, Su Nietzsche di Gabriele D'Annunzio, Il Trattato della concupiscenza di Bossuet, Riflessioni sulla menzogna politica di Alexandre Koyré.
Dato che era il Mediterraneo che mi aveva ispirato, decisi di comprare da Gallimard quaranta pagine delle Ispirazioni mediterranee di Paul Valéry per farne il manifesto della casa editrice. Il grafico fece una copertina con il profilo di Valéry che si ribalta nel blu del Mediterraneo, e, in seguito anche ad un articolo di Repubblica, fummo sommersi dalle richieste e questo mi fece capire già allora che eravamo sulla strada giusta, c’era voglia di scoprire il Mediterraneo.
Forse avremmo dovuto far conoscere agli immigrati stessi alcune cose della loro identità e della loro cultura. Con le rovine che l’occidente ha creato nell’area del Mediterraneo dovemmo cercare di riparare i danni fatti. Io mi sento profondamente radicata nel Mediterraneo, in questa cultura e in queste tradizioni in queste radici che sono comuni a tutti noi europei.