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Maurizio Bettini. Ius humanum

Enea, Antigone e la Dichiarazione del 1948

Nel video Maurizio Bettini, intervistato in occasione del Festival della Filosofia di Modena - Persona, parla del tema della sua lezione magistrale Ius humanum. Enea, Antigone e la Dichiarazione del 1948, che ha tenuto a Carpi il 13 settembre del 2019

Nel primo libro dell’Eneide di Virgilio si racconta di un gruppo di profughi che ha abbandonato una città in fiamme e arriva nel canale di Sicilia. Questi profughi fanno naufragio mentre cercano di raggiungere l’Italia e approdano sulle coste dell’attuale Tunisia. Inizialmente vengono respinti dai cartaginesi e il loro condottiero dice:

Ma quale barbara terra è mai questa che ci nega accoglienza? Se non temete l’ira degli uomini, temete quella degli Dei. 

Bettini ha voluto esplorare il mondo antico alla luce dei diritti umani: in un poema di duemila anni fa si raccontavano cose molto simili a quelle che avvengono oggi.

Dietro la Dichiarazione del 1948 c’è la civiltà classica, anche se esistono notevoli divergenze come la schiavitù, che il mondo antico ha praticato ininterrottamente. 

 

Per gli antichi quelli che oggi definiamo diritti umani erano doveri e, in particolare, tre principi percorrono ininterrottamente tutta la civiltà classica: dare acqua o fuoco a chi ne chiede, mostrare la strada al viandante e seppellire i morti. Chi non faceva queste cose offendeva gli Dei, che vegliavano sul rispetto di questi principi. Oggi gli Dei non ci sono più, ma abbiamo la Dichiarazione dei Diritti Umani.  


Maurizio Bettini è professore di Filologia classica presso l’Università di Siena, dove dirige il Centro “Antropologia e mondo antico”. Nei suoi numerosi lavori ha studiato la letteratura latina e la cultura romana privilegiando tematiche antropologiche quali le figure dello straniero, le forme della comunicazione e della traduzione, la costruzione della tradizione, i legami di parentela, le mitologie della nascita, le sfere sonore. Tra i suoi libri recenti: Il mito delle sirene. Immagini e racconti dalla Grecia a oggi (con L. Spina, Torino 2007); C’era una volta il mito (Palermo 2007); Voci. Antropologia sonora del mondo antico (Torino 2008); Affari di famiglia. La parentela nella letteratura e nella cultura antica (Bologna 2009); Il mito di Circe (con C. Franco, Torino 2010); Contro le radici. Tradizione, identità, memoria (Bologna 2012); Vertere. Un’antropologia della traduzione nella cultura antica (Torino 2012); Il mito di Enea. Immagini e racconti dalla Grecia a oggi (con M. Lentano, Torino 2013); Il mito di Elena. Immagini e racconti dalla Grecia a oggi (con C. Brillante, Torino 2014); Elogio del politeismo. Quello che possiamo imparare dalle religioni antiche (Bologna 2014); Il mito di Arianna. Immagini e racconti dalla Grecia a oggi (con S. Romani, Torino 2015); Dèi e uomini nella città. Antropologia, religione e cultura nella Roma antica (Roma 2015); Radici. Tradizioni, identità, memoria (Bologna 2016); Il mito di Medea. Immagini e racconti dalla Grecia a oggi (Torino 2017); Viaggio nella terra dei sogni (Bologna 2017); Voci. Antropologia sonora del mondo antico (Roma 2018); Il mito. Discorso autorevole o racconto screditato? (Bologna 2019); Homo sum. Essere «umani» nel mondo antico (Torino 2019); Antropologia e cultura romana. Parentela, tempo, immagini dell’anima (Roma 2019).