Rai Cultura

Il tuo browser non supporta video HTML5

Giancristiano Desiderio. Una definizione di arte

Il Breviario di estetica di Benedetto Croce 

Nel video Giancristiano Desiderio, intervistato nel giugno 2022 parla del concetto di arte nella filosofia di Benedetto Croce, soffermandosi in particolare sull’opera del 1912, Breviario di estetica

Se dovessi consigliare al lettore contemporaneo un libro di Benedetto Croce sull’estetica consiglierei il Breviario di estetica, un testo pubblicato nel 1912 e che venne subito adottato dai licei del tempo (un dato che da solo è sufficiente a mostrare in maniera impietosa la differenza tra quella che era l’educazione liceale all’inizio dello scorso secolo e l’attuale). 

SI tratta di un testo esemplare per orientarsi nell’arte, che si apre con la domanda che cosa è l’arte, alla quale Croce risponde con una celia, affermando che l’arte è quello che tutti sanno cosa sia. 

Oggi è diffusa l’idea che l’arte debba suscitare soprattutto emozioni forti, un’idea che è molto lontana dalla concezione crociana dell’arte e che anzi Croce criticò per tutta la vita. Croce ci dice ciò che non è l’arte: non è emozione, non è sentimentalismo non è vita immediata, ma è una vita che è conosciuta dall’intuizione, che è intuizione lirica. Intuizione o conoscenza dello stato d’animo dell’artista o poeta che riesce ad oggettivare le sue passioni. 

Per Croce l’arte non è intrattenimento, ma è la prima forma della conoscenza umana. Attraverso la contemplazione dell’arte noi possiamo liberarci dalle passioni, perché siamo in grado di riconoscerle. Questa è la funzione che Aristotele attribuì all’arte della tragedia classica, ossia la catarsi, la purificazione, una momentanea pulizia del nostro animo, perché il momento della conoscenza, sia intuitiva, sia concettuale, è solo uno dei momenti della nostra esistenza

Attraverso l’attraversamento del mare tempestoso delle nostre passioni ricreiamo i presupposti, da un lato per creare nuova arte, se siamo artisti o poeti, e dall’altro per gustare l’arte e la capacità di gustare l’arte dovrebbe essere propria di tutti gli uomini.  
L’uomo nasce poeta secondo Croce e la vita estetica è la vita sensibile, che è quasi un ponte di collegamento tra le vite di tutti noi.  

Giancristiano Desiderio vive e scrive a Sant’Agata dei Goti e dove capita. È stato cronista parlamentare di «Libero», vicedirettore de «L’Indipendente» e ha collaborato con il «Giornale». Oggi scrive per il «Corriere della Sera». È autore della biografia Vita intellettuale e affettiva di Benedetto Croce (Premio Acqui Storia 2014 e Premio Sele d’Oro 2015), La verità, forse, Lo scandalo Croce, Lo spirito liberale, Il Bugiardo metafisico, Le uova e la frittata, Il divino pallone e con il volume La libertà della scuola ha curato gli scritti di Luigi Einaudi e Salvatore Valitutti sull’abolizione del valore legale dei titoli di studio. Per Rubbettino ha pubblicato Hegel in redazione (2006), Della barzelletta (2007), Scritti selvaggi (2017), La selva (2018) e Pontelandolfo 1861 (2019, II ed.)