Rai Cultura

Il tuo browser non supporta video HTML5

Nicola Gardini. Benedetto Croce scopritore di Marullo

Il latino nella poesia moderna

Nel video il professor Nicola Gardini parla del tema della lezione, Benedetto Croce scopritore di Marullo, che ha tenuto al convegno internazionale di studi Croce e la cultura del Rinascimento, organizzato dalla Fondazione Biblioteca Benedetto Croce, in collaborazione con l’Istituto italiano per gli studi storici, il 30 marzo 2023.

I volumi di Croce pubblicati nel 1945, si concludono con una lunga presentazione di Michele Marullo, un poeta di Costantinopoli che scrive in latino, del quale si era già occupato nel 1938.

A differenza di Francesco De Sanctis, che considerava inutile il latino per la poesia moderna, Croce difendeva la letteratura rinascimentale in latino, che considera una vera e propria lingua per la poesia, una lingua sacra e aristocratica. 

Marullo è un’esule, che vive in maniera molto tormentata i suoi tempi, poeta ma anche soldato, suo malgrado, perché nelle sue poesie riesce a dire che la guerra è male. 

Il saggio su Marullo è un bellissimo esempio di quella che per Croce è la critica. Leggere un poeta significa individuarne i tratti essenziali e scoprirne il caratteristico, ossia quello che è soltanto suo e dunque la biografia può essere utile in quanto tale, ma non serve a leggere la poesia, la poesia si legge con la poesia stessa e il critico deve farsi psicologo.

Si può dire che Marullo sia anche un po’ Benedetto Croce, nel senso che la dimensione etica, l’impegno civile, la considerazione del tempo, della storia e dei drammi del presente e anche della tradizione appartengono anche a Croce, uomo e scrittore. I temi sono l’amore, l’esilio, la lontananza quindi dalla patria e anche l’idea che esiste una patria interiore dalla quale nessuno ci può esiliare.
Croce si pronuncia anche sulla religiosità presunta di Marullo che non è cristiano, ma è profondamente religioso, nel senso che è un uomo molto morale, impegnato a costruire un rapporto strettissimo tra sé e la società.  

Nicola Gardini è Professore di Letteratura Italiana e Comparata presso l’Università di Oxford, scrittore e pittore. La sua bibliografia include saggi, narrazioni, poesie, traduzioni dal latino, dal greco e dall’inglese. Tra le opere più recenti: i saggi Viva il latino (Garzanti, 2016), Rinascere (Garzanti, 2019), Il libro è quella cosa (Garzanti, 2020), Viva il greco (Garzanti, 2021) e Consigli a un giovane poeta (Garzanti, 2023), la raccolta poetica Istruzioni per dipingere (Garzanti 2018), il memoir Nicolas (Garzanti, 2022) e il romanzo per bambini Silvia e l’enigma della Sibilla (Salani, 2022), le traduzioni Ermafrodito del Panormita (Einaudi, 2017), 1984 di George Orwell (Mondadori, 2020), Non crescere mai di Roald Dahl (Salani, 2022) e Chiedimi qualunque dono. Sei episodi delle Metamorfosi di Ovidio (Ponte alle Grazie, 2023). Collabora con il “Corriere della sera” e con il “Domenicale” del “Sole 24 ore”. È presidente della casa editrice Salani. Il suo sito personale è www.nicolagardini.com, che offre una rassegna dettagliata della sua produzione letteraria e artistica.