Il tuo browser non supporta video HTML5
Luna Renda. Ripartire dalla scuola
Da Günter Anders a Don Lorenzo Milani
Il testo nasce dall’incontro con il libro di Günther Anders, attraverso la lettura di Don Lorenzo Milani, in particolare della sua Lettera ai giudici, in risposta ai Cappellani militari sulla questione dell’obiezione di coscienza, richiamando l’art. 11 della nostra Costituzione. Nella lettera traspare tutto il suo modo di fare scuola, tanto che potrebbe essere considerata una vera e propria dichiarazione di intenti. Tra i testi citati, vi è il carteggio tra Calude Eatherly, il pilota che ordinò lo sgancio della prima bomba atomica della storia, che colpì Hiroshima il 6 agosto 1945 e Günther Anders, un testo che lui stesso leggeva e approfondiva insieme ai suoi ragazzi, come manifesto del suo invito alla disobbedienza civile, qualora questa sia necessaria.
Le leggi imposte, spiega Don Milani, spesso meritano una revisione, e questa si fa a scuola, studiando il presente, immaginando il futuro e facendosi, così, “acrobati del tempo”.
Oggi, a parte due o tre “acrobati del tempo”, non c’è nessuno che sia capace di mettersi nei panni di chi sarà domani (per non parlare di quelli che domani non ci saranno più), e di anticipare lo spirito dei nostri posteri.
Günter Anders, Brevi scritti sulla fine dell’uomo, 1962
La tecnica ha fatto sì che si possa diventare "incolpevolmente colpevoli"
Günter Anders, Lettera a Claude Eaterly, 3 giugno 1959. da L'ultima vittima di Hiroshima, Micaela Latini (a cura di), Mimesis 2016.
La scuola invece siede fra il passato e il futuro e deve averli presenti entrambi. È l'arte delicata di condurre i ragazzi su un filo di rasoio
Don Lorenzo Milani, Lettera ai giudici, Barbiana, 1965.
Questa tecnica di amore costruttivo per la legge l'ho imparata insieme ai ragazzi mentre leggevamo il Critone, l'Apologia di Socrate, la vita del Signore nei quattro Vangeli, l'autobiografia di Gandhi, le lettere del pilota di Hiroshima. Vite di uomini che son venuti tragicamente in contrasto con l'ordinamento vigente al loro tempo non per scardinarlo, ma per renderlo migliore
Don Lorenzo Milani, Lettera ai giudici, Barbiana, 1965.
Il coraggio di dire ai giovani che essi sono tutti sovrani […] che bisogna che si sentano ognuno l'unico responsabile di tutto. A questo patto l'umanità potrà dire di aver avuto in questo secolo un progresso morale parallelo e proporzionale al suo progresso tecnico.
Don Lorenzo Milani, Lettera ai giudici Barbiana, 1965.
Luna Renda, laureata in Lettera Classiche presso L'Università degli Studi di Firenze, docente specializzata ed abilitata all'insegnamento delle materie letterarie antiche e moderne presso gli istituti secondari di primo e secondo grado, è attualmente vicaria del Dirigente Scolastico presso l.C. Nicotera Costabile di Lamezia Terme (CZ). Formatrice per docenti e docenti Neo Assunti per conto del MIM. Responsabile Nazionale per la Formazione per l'Associazione Amica Sofia.