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Luigi Mascilli Migliorini. I Poerio
Una famiglia di patrioti
Giuseppe Poerio partecipò alla Rivoluzione napoletana del 1799, quando per la prima volta l’Italia unita divenne un obiettivo politico concreto, grazie anche ai valori della Rivoluzione francese e all’arrivo in Italia di Napoleone. I figli Alessandro e Carlo, con storie diverse, rappresentano una realtà che è molto più larga della stessa storia della famiglia e che ci dice che dal Mezzogiorno possiamo trarre una grande lezione di italianità.
Le carceri borboniche furono la vera scuola del Risorgimento meridionale.
La Repubblica italiana, nata dopo la Seconda guerra mondiale, si volle figlia di un secondo Risorgimento, lo spirito della Costituzione repubblicana discende dal pensiero risorgimentale. I nostri Padri costituenti sentirono molto il rapporto tra la patria costruita nel Risorgimento e la patria ricostruita dopo le macerie della guerra.
Lo spirito risorgimentale, che sembra venuto meno negli ultimi decenni, caratterizzati da manifestazioni, più retoriche che profonde, di separatismo, deve essere recuperato oggi, in un momento in cui, con una questione meridionale mai purtroppo risolta, siamo chiamati a diventare sempre più italiani e nello stesso tempo europei.
Luigi Mascilli Migliorini, laureatosi a Firenze alla Facoltà di Scienze Politiche dell'Istituto Cesare Alfieri, è stato borsista dell'Istituto italiano per gli studi storici prima e dell'Istituto universitario europeo poi. Già incaricato dell'insegnamento di Storia delle Istituzioni Politiche alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Napoli "Federico II", è docente di Storia del Mediterraneo moderno e contemporaneo e di Storia moderna presso l'Università degli Studi di Napoli "L'Orientale". È direttore della Rivista italiana di studi napoleonici, collaboratore culturale dei quotidiani La Nazione e Il Sole 24 Ore, co-direttore della Rivista storica italiana. Ha collaborato alla monumentale Storia d'Italia diretta da Giuseppe Galasso. È tra i fondatori e membro del comitato scientifico dell'Osservatorio Euromediterraneo e del Mar Nero del Comune di Napoli, presidente del CIREM (Centro iniziative e ricerche euromediterraneo) e membro del comitato scientifico della Fondazione Francesco Saverio Nitti. Dal 2013 è socio corrispondente dell'Accademia dei Lincei. Nel 2015 è stato insignito dei titoli di Commandeur dell'Ordine delle Palme Accademiche e Cavaliere dell'Ordre des arts et des lettres.