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Dio. La scienza, le prove
Michel-Yves Bolloré e Olivier Bonnassies
Gli autori, che si sono avvalsi di tre anni di ricerche di un gruppo di venti specialisti con oltre cinquecento fonti di riferimento, offrono un’inedita panoramica delle prove scientifiche dell’esistenza di Dio, impensabili fino a poco tempo fa, ma che alla luce delle teorie più recenti, dalla quantistica alla relatività, da Einstein a Gödel assumono tutto un altro valore.
Soltanto 100 anni fa gli scienziati pensavano che l’Universo fosse eterno e stabile, mentre oggi sappiamo che ha avuto un inizio, avrà una fine, è in espansione e proviene da un Big Bang. Ed è qui che si solleva la questione di un’intelligenza creatrice.
Perché arriva sempre un punto in cui la fisica non basta più a sé stessa e deve confrontarsi con i grandi interrogativi dell’esistenza.
Per secoli la scienza ha ritenuto che fosse possibile spiegare il mondo senza Dio. È la corrente materialista che ha predominato per tutto il XIX e XX secolo e si pensava che fosse quello il senso della storia e che questa teoria fosse quella definitiva. Invece non è andata così.
Olivier Bonnassies
Ci vorrà un po’ di tempo perché la gente capisca che la scienza moderna ha dimostrato l’imprescindibilità dell’esistenza di Dio. Come c’è voluto tempo, nel XIX secolo, per accettare la teorie evoluzionistiche di Darwin o la configurazione del sistema solare. È stata lunga. E ci vorrà tempo per capire e accettare – siamo solo all’inizio – che la nuova scienza dimostra che Dio esiste.
Michel-Yves Bolloré
Da scienziato credente […] è mia profonda convinzione che sia compito nostro cercare nella natura e nell’universo, come fece Galileo Galilei, padre della scienza moderna, le impronte di Dio.
Antonino Zichichi
Michel-Yves Bolloré è un ingegnere informatico, docente dell’Université Paris-Dauphine e fondatore del gruppo metallurgico France Essor.
Olivier Bonnassies è laureato in Teologia all’Institut Catholique di Parigi. Autore di numerosi saggi e articoli, è tra i fondatori della piattaforma internazionale Aleteia.
Si ringrazia Sonia Folin per la traduzione