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Paolo D'Angelo. Il Carteggio Croce - Gentile
Trent'anni di vita culturale italiana
Nel video Paolo D’Angelo parla del Carteggio tra Benedetto Croce e Giovanni Gentile, a cura di Cinzia Cassani e Cecilia Castellani, pubblicato da Aragno.
Le prime avvisaglie di un’incrinatura della loro amicizia risalgono alla pubblicazione del Sommario di pedagogia come scienza filosofica, che costituisce una prima formulazione autonoma della filosofia di Gentile e nel 1913 Croce parla delle differenze tra la propria filosofia e quella di Gentile sulla Voce di Prezzolini. Un altro elemento che porta a distanziarli è la posizione che prendono nei confronti dell’intervento dell’Italia nella Prima guerra mondiale, Croce neutralista, Gentile interventista. Ma il vero dissidio tra i due arriverà con l’adesione di Gentile al fascismo, verso il quale Croce aveva inizialmente una posizione attendista che si trasformerà nel 1925 in radicale.
I rapporti tra i due terminano nel 1924 con due lettere nelle quali, pur non dichiarando finita la loro amicizia, si capisce che non si scriveranno più.
Quando Gentile verrà ucciso nella primavera del 1944 Croce nelle sue memorie dirà che la moglie Adelina, alla notizia della morte di una persona che era stata loro intima amica, era scoppiata a piangere, come per voler in qualche modo attribuire la reazione emotiva, che probabilmente avrà provato anche lui, ad una terza persona.
Paolo D’Angelo è professore ordinario di estetica presso l’Università di Roma Tre dal settembre 2001. Dopo la laurea presso l’Università di Roma “La Sapienza”, ha ottenuto il dottorato di ricerca in Estetica presso l’Università di Bologna. Ha insegnato come professore associato di Estetica presso l’Università di Messina dal 1992 al 2000. È stato Direttore del Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo dal 2013 al 2018. È stato vicepresidente della Società Italiana di Estetica dalla fondazione di quest’ultima nel 2001 al 2014. Rappresentante per l’area 11 nel Consiglio Universitario Nazionale per il quadriennio 2017-2021. Dirige la rivista Aesthetica Pre-Print. È membro del Comitato Scientifico di “Cultura Tedesca”, di “Rivista di Storia della Filosofia”, di “Studi di estetica”, di “Estetica”, di “Paradigmi”, di “Intersezioni”. Ha preso parte a convegni internazionali a Berlino, Fiecht, Merida (Venezuela), Parigi, Ljubliana, Szeged (Ungheria) e ha tenuto conferenze presso le Università di Paris I La Sorbonne, presso lo Studium Generale di Mainz e presso l’Università di Rio de Janeiro. In Italia ha tenuto conferenze presso le Università di Palermo, Cagliari, Università della Calabria, Torino, Napoli, Pisa, Udine, Pescara, Firenze, Milano, Bologna. Ha tenuto corsi presso l’Istituto Italiano per gli studi Filosofici e presso l’Istituto Italiano di Studi Storici. Le sue principali aree di interesse sono l’estetica ambientale, la filosofia tedesca, la filosofia italiana contemporanea, l’estetica delle arti visive. Ha vinto l’edizione 2021 del Premio Croce per la saggistica.
I suoi libri più recenti sono: La tirannia delle emozioni, Bologna, il Mulino, 2020; Attraverso la storia dell’estetica. Vol. II: Da Kant a Hegel, Macerata, Quodlibet, 2019; Attraverso la storia dell’estetica. Vol I: dal Settecento al Romanticismo, Macerata, Quodlibet, 2019; Sprezzatura. The Art of Concealing Art, New York, Columbia University Press, 2018; Il problema Croce, Macerata, Quodlibet, 2015; Filosofia del paesaggio, Macerata, Quodlibet, 2014; Le nevrosi di Manzoni, Bologna, il Mulino, 2013; Estetica, Roma-Bari, Laterza, 2011; L’estetica italiana del Novecento, Roma-Bari, Laterza, 2007; Cesare Brandi. Critica d’arte e filosofia, Macerata, Quodlibet, 2006; Ars est celare artem. Da Aristotele a Duchamp, Macerata, Quodlibet, 2005; Estetismo, Bologna, Il Mulino, 2003; Estetica della Natura, Roma-Bari, Laterza, 2001; L’estetica del Romanticismo, Bologna, Il Mulino, 2019 (1° ed. 1997).
Gentile era allievo di Donato Iaia, a sua volta allievo di Bertrando Spaventa, zio di Benedetto Croce, ma che Croce non sentiva particolarmente vicino perché non amava la filosofia astratta, ma prediligeva i problemi concreti, della storia, dell’economia, della politica. Proprio in campo economico e politico avviene il primo incontro tra Gentile e Croce, perché entrambi si stavano occupando delle teorie di Marx, ma poi il dialogo tra i due prosegue e si intensifica quando Croce inzia a scrivere i testi di estetica, logica ed etica. Nasceva un sodalizio personale molto intenso e un sodalizio intellettuale estremamente produttivo.La pubblicazione del carteggio tra Benedetto Croce e Giovanni Gentile, completata nel 2024 con il quinto e ultimo volume, è una vera e propria impresa editoriale e culturale, perché per la prima volta le lettere di entrambi i corrispondenti si possono leggere nel loro ordine e nella loro forma di dialogo a distanza, iniziato quando Gentile era ancora giovanissimo.
Le prime avvisaglie di un’incrinatura della loro amicizia risalgono alla pubblicazione del Sommario di pedagogia come scienza filosofica, che costituisce una prima formulazione autonoma della filosofia di Gentile e nel 1913 Croce parla delle differenze tra la propria filosofia e quella di Gentile sulla Voce di Prezzolini. Un altro elemento che porta a distanziarli è la posizione che prendono nei confronti dell’intervento dell’Italia nella Prima guerra mondiale, Croce neutralista, Gentile interventista. Ma il vero dissidio tra i due arriverà con l’adesione di Gentile al fascismo, verso il quale Croce aveva inizialmente una posizione attendista che si trasformerà nel 1925 in radicale.
I rapporti tra i due terminano nel 1924 con due lettere nelle quali, pur non dichiarando finita la loro amicizia, si capisce che non si scriveranno più.
Quando Gentile verrà ucciso nella primavera del 1944 Croce nelle sue memorie dirà che la moglie Adelina, alla notizia della morte di una persona che era stata loro intima amica, era scoppiata a piangere, come per voler in qualche modo attribuire la reazione emotiva, che probabilmente avrà provato anche lui, ad una terza persona.
Il carteggio Croce - Gentile è uno straordinario strumento per ricostruire un trentennio di vita culturale italiana e un sodalizio intellettuale che non ha forse termini di confronto nella storia culturale.
Paolo D’Angelo è professore ordinario di estetica presso l’Università di Roma Tre dal settembre 2001. Dopo la laurea presso l’Università di Roma “La Sapienza”, ha ottenuto il dottorato di ricerca in Estetica presso l’Università di Bologna. Ha insegnato come professore associato di Estetica presso l’Università di Messina dal 1992 al 2000. È stato Direttore del Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo dal 2013 al 2018. È stato vicepresidente della Società Italiana di Estetica dalla fondazione di quest’ultima nel 2001 al 2014. Rappresentante per l’area 11 nel Consiglio Universitario Nazionale per il quadriennio 2017-2021. Dirige la rivista Aesthetica Pre-Print. È membro del Comitato Scientifico di “Cultura Tedesca”, di “Rivista di Storia della Filosofia”, di “Studi di estetica”, di “Estetica”, di “Paradigmi”, di “Intersezioni”. Ha preso parte a convegni internazionali a Berlino, Fiecht, Merida (Venezuela), Parigi, Ljubliana, Szeged (Ungheria) e ha tenuto conferenze presso le Università di Paris I La Sorbonne, presso lo Studium Generale di Mainz e presso l’Università di Rio de Janeiro. In Italia ha tenuto conferenze presso le Università di Palermo, Cagliari, Università della Calabria, Torino, Napoli, Pisa, Udine, Pescara, Firenze, Milano, Bologna. Ha tenuto corsi presso l’Istituto Italiano per gli studi Filosofici e presso l’Istituto Italiano di Studi Storici. Le sue principali aree di interesse sono l’estetica ambientale, la filosofia tedesca, la filosofia italiana contemporanea, l’estetica delle arti visive. Ha vinto l’edizione 2021 del Premio Croce per la saggistica.
I suoi libri più recenti sono: La tirannia delle emozioni, Bologna, il Mulino, 2020; Attraverso la storia dell’estetica. Vol. II: Da Kant a Hegel, Macerata, Quodlibet, 2019; Attraverso la storia dell’estetica. Vol I: dal Settecento al Romanticismo, Macerata, Quodlibet, 2019; Sprezzatura. The Art of Concealing Art, New York, Columbia University Press, 2018; Il problema Croce, Macerata, Quodlibet, 2015; Filosofia del paesaggio, Macerata, Quodlibet, 2014; Le nevrosi di Manzoni, Bologna, il Mulino, 2013; Estetica, Roma-Bari, Laterza, 2011; L’estetica italiana del Novecento, Roma-Bari, Laterza, 2007; Cesare Brandi. Critica d’arte e filosofia, Macerata, Quodlibet, 2006; Ars est celare artem. Da Aristotele a Duchamp, Macerata, Quodlibet, 2005; Estetismo, Bologna, Il Mulino, 2003; Estetica della Natura, Roma-Bari, Laterza, 2001; L’estetica del Romanticismo, Bologna, Il Mulino, 2019 (1° ed. 1997).