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Piero Formica. Intelligenza umana e intelligenza artificiale 

Un'esposizione nella Galleria della Mente

Nel video Piero Formica, intervistato in occasione della XII edizione del Festival Passaggi, parla del suo libro Intelligenza umana e intelligenza artificiale. Un’esposizione nella Galleria della Mente, pubblicato nel 2024 da Pendragon, che ha presentato a Fano con Paolo Dello Vicario, esperto di intelligenza artificiale.  
 

In tema di intelligenza artificiale, oggi la sfida è quella di allargare la nostra conoscenza mettendo insieme discipline scientifiche e umanistiche. Dovremmo essere  transdisciplinari, perché se le discipline scientifiche fanno luce sulle zone ombra della nostra mente, le discipline umanistiche fanno luce sulle zone ombra della scienza. 

Il mio saggio spiega come l’intelligenza umana deve innovarsi per far leva sull’intelligenza artificiale per il bene di tutti gli esseri viventi. È necessario un salto di qualità, ma nell’area mediterranea viviamo in una sorta di stagnazione culturale che ci porta a vivere solo sul passato.  

Nel mondo accademico anglosassone quando una persona ha raggiunto il titolo di dottore dopo il Master si chiama PhD, philosophiae doctor e infatti fino alla meà del XIX secolo i laureati erano tutti laureati in filosofia, erano tutti filosofi.  

 

La filosofia non è una disciplina, è un metodo per ragionare, per creare. Le discipline vanno fuse, non semplicemente messe insieme, ma noi oggi nell’area mediterranea abbiamo perso questa fusione, questa transdisciplinarietà, che esiste invece in nord Europa e di conseguenza abbiamo perso il vero concetto di filosofia. Questo impedisce all’uomo di fare ciò che oggi dovrebbe fare, ossia pensare, ideare. Oggi  dovremmo essere degli ideatori, ma senza la filosofia perdiamo ideazione e immaginazione. 


Piero Formica si laurea nel 1965 con una tesi sulla teoria pura del commercio internazionale, presso l’Università di Messina, Tra il 1966 e il 1968 completa gli studi di economia internazionale presso il Centro di Bologna della Johns Hopkins University. Inizia la propria carriera all’inizio degli anni Settanta del Novecento.