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Angelo Tonelli. I Misteri eleusini
Un percorso di iniziazione alla felicità
In tali cerimonie sacre non si assisteva da spettatori ad una liturgia, come accade spesso nel ritualismo religioso, ma si veniva coinvolti in un percorso che implicava uno sregolamento ragionato della personalità, ovvero degli stati di trance, di disorientamento, una discesa agli inferi per poi risalire. Non si poteva rivelare quello che si era vissuto durante le iniziazioni, pena la morte e quindi di questi misteri non sappiamo con sicurezza nulla a parte le testimonianze di alcuni iniziati e dei Padri della Chiesa che, mossi dall’intento di mettere in ridicolo la religiosità pagana, ci hanno lasciato alcune testimonianze. Iniziati ai Misteri furono, tra gli altri Platone, Aristotele, Pindaro, Sofocle e il dono che si riceveva dall’iniziazione eleusina era la felicità.
L'insegnamento e l'iniziazione. Il primo arriva agli uomini attraverso l’udito, la seconda perché il Nous stesso (cioè il sé profondo), subisce l'illuminazione; nel corso dei Misteri eleusini l'iniziato riceveva un'impronta dalle visioni e non un insegnamento.
Aristotele
Gli iniziati non devono apprendere qualcosa, ma sentire un’emozione ed essere in una certa disposizione d’animo, chiaramente perché sono diventati adeguati a questo.
Aristotele
Le parole di Eraclito «tutte le cose sono uno l’uno è tutte le cose» descrivono l’esperienza fondante di ogni sapienza. La stessa cosa che dice oggi con diverso linguaggio la fisica quantistica contemporanea quando parla di un’unica radice di tutte le cose che si manifesta nella pluralità e che è fatta di energia e coscienza.Qui (l'anima) è nell'ignoranza, fuorché quando si trova ormai nel processo della morte. Allora sperimenta un sentire simile a quello che sperimentano quanti vengono iniziati nei Grandi Misteri. Perciò anche la parola “morire” e la parola “essere iniziato” assomiglia alla parola, e l’azione all'azione. All'inizio i vagabondaggi e quel correre affannato e certi tragitti inquieti e senza fine attraverso le tenebre; poi, proprio prima del termine, tutte quelle peripezie terribili, brividi, tremori, sudore e sbigottimento. Infine, dopo tutto questo, una luce meravigliosa si fece incontro, e ci accolsero luoghi puri e praterie con le voci e le danze e la solennità di suoni sacri e sante apparizioni. In mezzo a questi suoni e a queste visioni, ormai perfetto e compiutamente iniziato, liberato e senza legami, ognuno si aggira incoronato da una ghirlanda e celebra i riti sacri insieme con uomini santi e puri.
Plutarco
Angelo Tonelli (Lerici, 1954), poeta, autore e regista teatrale, tra i massimi grecisti viventi, ha studiato Filosofia antica a Pisa, con Giorgio Colli. Ha pubblicato tra l’altro diverse opere di poesia e saggi. Per i “Classici” Feltrinelli ha tradotto e curato Dell’Origine di Eraclito (1993), La terra desolata. Quattro quartetti di T.S. Eliot (1995), il primo volume di Le parole dei Sapienti dedicato a Senofane, Parmenide, Zenone, Melisso (2010), Eleusis e Orfismo (2015), Negli abissi luminosi. Sciamanesimo, trance ed estasi nella Grecia antica (2021) e Dell'origine di Parmenide (2023).