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Addio ad Antonio Pennacchi
Il ricordo dello scrittore nell'intervista su "Canale Mussolini"
Antonio Pennacchi racconta il suo romanzo Canale Mussolini, pubblicato nel 2010 da Mondadori e vincitore nello stesso anno del Premio Strega. Cacciati dalle loro terre dalla miseria, migliaia di veneti approdano nelle Paludi Pontine per una grande bonifica voluta da Benito Mussolini. L’epopea dei Peruzzi che partecipano a questo esodo ha un eroe, lo zio Pericle. C'è poi sua moglie Armida, una delle tanti donne forti che compaiono nel romanzo. Mezzo secolo di storia italiana tra grandi amori, grandi violenze (e grande divertimento del lettore). A gennaio 2014 è stato pubblicato da Tunué il graphic novel tratto da Canale Mussolini, sceneggiato da Graziano e Massimiliano Lanzidei e disegnato da Mirka Ruggeri. Canale Mussolini è stato pubblicato anche nel Regno Unito, Francia, Germania, Danimarca, Olanda e Spagna.
Antonio Pennacchi nasce a Latina il 26 gennaio 1950. Operaio presso l’Alcatel Cavi, si dedica alla politica dapprima nelle file del MSI e poi in quelle del Partito marxista-leninista Italiano. A cavallo fra gli anni Settanta e Ottanta aderisce al PSI, alla CGIL e poi alla UIL. Nel 1983 sospende l’attività di attivista e di sfruttare un periodo di cassa integrazione per laurearsi in lettere e filosofia, iniziando in seguito la carriera di scrittore. Il suo primo lavoro, Mammut, esce nel 1995, seguito nello stesso anno da Palude. Storia d’amore, di spettri e di trapianti. Nel 2003 esce Il fasciocomunista. Vita scriteriata di Accio Benassi, romanzo autobiografico da cui nel 2007 è stato tratto il film Mio fratello è figlio unico, diretto da Daniele Luchetti. Nel 2010 ha pubblicato Canale Mussolini, finalista al Premio Campiello e vincitore del Premio Strega, cui hanno fatto seguito Storia di Karel (2013), Camerata Neandertal. Libri, fantasmi e funerali vari (2014), Canale Mussolini. Parte seconda (2015) e Il delitto di Agora (2018), rivisitazione del giallo Una nuvola rossa pubblicato nel 1998.Dovevo scrivere questo libro, la storia del podere della mia famiglia