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Eraldo Affinati racconta Zhong Acheng

La denuncia del totalitarismo cinese

Cina, Rivoluzione culturale. Un gruppo di studenti viene invitato nelle campagne per farsi "educare" dai contadini poveri e per realizzare il grande piano di disboscamento delle foreste, abbattendo gli alberi inutili e sostituendoli con quelli utili. Di fronte allo spettacolo del massacro che sta per compiersi gli studenti e soprattutto il giovane rivoluzionario Li Li avranno l'illusione di trasformare la Cina. Ma la natura non si mostra docile e il suo incanto primigenio incrinerà l'entusiasmo neofita dei giovani, combattuti tra l'ansia di realizzare il nuovo mondo e la suggestione per i valori eterni che emanano dalla grande foresta. Eraldo Affinati racconta Il re degli alberi, primo capitolo della "trilogia dei re" di Zhong Acheng, "uno degli autori contemporanei cinesi più importanti, esponente di spicco della generazione uscita dai tumulti di Piazza Tienanmen del 1989", spiega Affinati. "Nella sua opera c'è la denuncia di tutta l'ignoranza, la protervia, l'ottusità dei regimi totalitari". Dal Re degli alberi:

Su un lato della radura c'erano alcune casupole con il tetto di paglia. Davanti a queste una fila di persone, alte e base, vecchie e giovani, ci guardavano con la boccaspalancata. Erano quasi immobili. I bambini guizzavano via come pesci. Il segretario del partito che ci aveva accompagnato si spazientì e gridò: – Venite a dare il benvenuto! –. Allora si fece avanti un uomo basso che, forzando un sorriso, venne a darci la mano impacciato. Le ragazze tesero le loro, ma lui non le strinse. Dopo essersi sfregato le mani, andò a stringere solo quelle di noi maschi. Sul viso di quelli cui aveva stretto la mano vidi apparire una strana espressione. Mentre mi chiedevo come mai, giunse il mio turno. Gli porsi la mano e guardandolo dissi: – Buongiorno –. Fu come se la mano mi fosse stata schiacciata nella fessura di una porta.

Zhong Acheng nasce a Pechino il 5 aprile 1949. Tra i suoi libri: Il re degli alberi (1990), Il re dei bambini (1991), Il re degli scacchi (1989), Vite minime (1991) e Diario Veneziano (1999).