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Il Gattopardo secondo Suso Cecchi D'Amico
Giuseppe Tomasi di Lampedusa visto dalla grande sceneggiatrice
ho scelto di ricordare il Gattopardo perché mi sembra che tra i molti libri che ho adattato per lo schermo sia l'operazione più riuscita
Suso Cecchi d'Amico nasce a Roma il 21 luglio 1914. Figlia di Emilio Cecchi, scrittore e critico letterario, e di Leonetta Pieraccini, pittrice. Il suo esordio da sceneggiatrice risale al 1946 con il film Mio figlio professore di Renato Castellani, scritto insieme al padre e al commediografo Aldo De Benedetti. Lavora insieme ai più grandi esponenti del neorealismo italiano. Nel 1947 scrive insieme a Piero Tellini la sceneggiatura del film L'Onorevole Angelina diretto da Carlo Zampa (con cui lavora fino al 1952). L'anno successivo comincia a lavorare con Ennio Flaiano a partire dal film Roma città libera di Marcello Pagliero, e con Cesare Zavattini da Ladri di biciclette di De Sica. Sposa Fedele d'Amico, figlio del fondatore dell'Accademia di Arte Drammatica di Roma. Negli anni cinquanta diviene la sceneggiatrice abituale di Antonioni, per i film I vinti (1952), La signora senza camelie (1953), Le amiche (1955) e, Rosi per La sfida (1958), I Magliari (1959), Salvatore Giuliano (1962). Da Bellissima (1951) a L'Innocente (1976) è la sceneggiatrice fissa di Visconti, e contemporaneamente, scrive sceneggiature per Comencini e Monicelli. Scrive numerose sceneggiature per la televisione (in genere adattamenti da romanzi) tra cui Le avventure di Pinocchio (1972) di Luigi Comencini e le tre produzioni di Zeffirelli La bisbetica domata (1966), Fratello Sole, Sorella Luna (1972) e Gesù di Nazareth (1977). Negli anni ottanta-novanta, scrive Speriamo che sia femmina (1986), I Picari (1987), Il male oscuro (1992) e la miniserie per la rai Come quando fuori piove. Nel 1988 lavora con Nikita Michalkov per cui scrive la sceneggiatura di Oci Ciornie candidato all'Oscar come miglior film straniero, continuando ad essere attiva nella professione fin oltre i novant'anni. Suso Cecchi d'Amico ha vinto numerosi premi, fra cui, il Nastro d'argento e il premio Nonino 2001. Muore il 31 luglio 2010.