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Paul Auster ricorda i suoi maestri letterari
Da Poe a Ungaretti
Paul Auster rievoca le sue prime scoperte letterarie. Si parte da Edgar Allan Poe letto a dieci anni: non lo capisce molto ma si sforza di farlo.
Lui e Hawthorne sono i due grandi autori americani, loro hanno inventato la letteratura americana.
Una volta cresciuto continua a leggere soprattutto letteratura americana: Hemingway è uno dei suoi preferiti. Hemingway insegna quella cosa che si chiama "stile". A quattordici anni gli piace molto Salinger, e con lui Scott Fitzgerald, autore che rilegge continuamente e poi John Dos Pasos e Faulkner. Intorno ai sedici anni scopre gli autori europei, i russi e i francesi (Camus e Gide). A diciassette-diciotto anni James Joyce per lui diventa "il re" e passa qualche anno sovrastato da questo autore. Di italiani legge Ungaretti: primo poeta moderno che gli parla.
Paul Auster è nato il 3 febbraio 1947 a Newark (New Jersey). Tra i suoi libri più famosi: L'invenzione della solitudine, Trilogia di New York, Nel paese delle ultime cose, Moon Palace, La musica del caso, Leviatano, Mr Vertigo, Sunset Park, 4321.