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Testimoni del tempo. Luca Serianni: l'VIII canto del Purgatorio

La nostalgia di casa e della patria

Luca Serianni legge e spiega l’VIII canto del Purgatorio. Il canto si apre con uno degli incipit più famosi dell’intera commedia, versi che a molti capita di ricordare anche senza riuscire a collocarli in un episodio o in un canto preciso:

Era già l’ora che volge il disio
ai navicanti e ‘ntenerisce il core
lo dì c’ han detto ai dolci amici addio;
e che lo novo peregrin d’amore
punge, se ode squilla di lontano
che paia il giorno pianger che si more:

Siamo nell’ora del tramonto, l’ora, dice Dante, in cui chi si è messo in viaggio ed è al primo giorno lontano da casa sente un forte moto di nostalgia verso la sua Patria e verso le persone che ha lasciato, i dolci amici.

Luca Serianni ha insegnato a lungo Storia della lingua italiana all’Università di Roma La Sapienza. Socio nazionale dell'Accademia dei Lincei, della Crusca, dell’Accademia delle Scienze di Torino si è occupato di vari argomenti di italiano antico e moderno, di grammatica e di didattica dell’italiano. Autore di una fortunata Grammatica italiana (1988), più volte ristampata, ha dedicato tra l’altro alla lingua letteraria i volumi La lingua poetica italiana. Grammatica e testi (Carocci, 2009), Italiano in prosa (Cesati, 2012), Prima lezione di storia della lingua italiana (Laterza, 2015). L’ultimo libro pubblicato è Per l’italiano di ieri e di oggi (Il Mulino, 2018).