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Yari Selvetella, Le stanze dell'addio

Un viaggio onirico dentro la perdita

In famiglia ognuno finisce per assumere un ruolo: Yari Selvetella, nelle Stanze dell’addio (Bompiani), scrive: "io sono un cane da pastore, almeno da quando sono padre. Sto bene nella mia pelle solo se discretamente controllo e prevedo quanto mi accade intorno, solo se conto uno a uno i pezzi del mio branco." In uno dei primi capitoli del libro Selvetella descrive il piccolo fallimento subito il giorno in cui in spiaggia con la moglie e i tre figli non si accorge subito di un esibizionista che si nasconde dietro ai cespugli. Sotteso a questo episodio c’è il grande fallimento che racconta il libro, la morte della moglie Giovanna, il vuoto che questo evento spalanca, il senso di totale smarrimento. Ci sono stati i primi sintomi, la diagnosi, il ricovero, le speranze, la terapia intensiva. Ora che tutto è finito c’è il protagonista, un uomo con i baffi, che torna in ospedale, ripete il gesto di comprare il cornetto integrale, il caffè, parla con il barista, aspetta in reparto anche se non c’è niente da aspettare. Le stanze dell’addio non è la cronaca dell’elaborazione di un lutto, ma un viaggio onirico dentro la perdita e l’eco letteraria ricorrente è quella di Moby Dick, romanzo emblema di una lotta impossibile. Il vedovo fa le file per i documenti, organizza la cremazione, svuota la stanza della moglie, aggiunge un secondo lavoro in televisione a quello che faceva alla radio, registra le formule standard di conforto, sta vicino ai bambini, e va avanti:

per me scelgo sempre, o spesso, quello che mi sembra sia stato il senso delle nostre albe insonni, delle notti e dei giorni insieme: prendersi la vita è dare, è azzardare e cadere. Posso solamente continuare.

Yari Selvetella (1976), giornalista e scrittore, collabora con vari programmi della Rai. Tra i suoi libri, pubblicati da Newton Compton, la trilogia dedicata al crimine romano (Roma criminale, scritto con Cristiano Armati; Banditi, criminali e fuorilegge di Roma e Roma, l'impero del crimine). Il suo romanzo, La Banda Tevere è uscito per Mondadori il 6 aprile 2015. Il suo nuovo romanzo, Le Stanze dell'addio, è uscito a gennaio 2018 per Bompiani.