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Marco Missiroli, Fedeltà
Da questo romanzo la serie Netflix
Si intitola Fedeltà, come il romanzo di Marco Missiroli da cui è tratta, la serie in sei puntate prodotta da Netflix. Interpretata da Michele Riondino e Lucrezia Guidone, diretta da Andrea Molaioli e Stefano Cipani, è stata scritta da Alessandro Fabbri, Elisa Amoruso e Laura Colella. In una delle puntate compare in scena anche Marco Missoroli nei panni di uno scrittore da due milioni di copie.
Marco Missiroli con il romanzo Fedeltà (Einaudi) è stato il vincitore della sesta edizione del Premio Strega Giovani nel 2019.
Ambientato in due tempi diversi, il romanzo è il proseguimento ideale del libro precedente di questo autore, Atti osceni in luogo privato (Feltrinelli). Se lì si raccontava la crescita del protagonista e la sua scoperta dell’amore, qui si parte da due sposi alle prese con la voglia di tradire e, anni dopo, con i postumi dei rispettivi tradimenti. Margherita è un’architetta che ha aperto un’agenzia immobiliare, Carlo un letterato alla ricerca della propria strada: l’oggetto del desiderio di lei è un fisioterapista, quello di lui una studentessa di un suo corso di scrittura creativa. Il più irrisolto dei due è Carlo, ed è Carlo a baloccarsi più a lungo con il pensiero e la pratica dell’infedeltà, mentre Margherita dopo il sesso con Andrea archivia la cosa (lui le ha confessato di essere gay, restano amici e il libro segue anche la sua perversione di farsi pestare in combattimenti clandestini). Sulla coppia vigila amorosamente Anna, la madre di Margherita, che ha grande confidenza con entrambi e nella seconda parte del romanzo compare anche il piccolo Lorenzo, il figlio dei due. Tra pranzi in famiglia, messaggi sul cellullare, mezze fughe, bugie e omissioni, l’unione tra Carlo e Margherita si rafforza. Nel libro si racconta anche l’acquisto di una casa: Margherita, innamoratasi di un appartamento, non si fa remore a truffare la proprietaria, fingendo di non aver trovato un compratore al prezzo richiesto e acquistandola per sé con lo sconto voluto. Le scale di quella casa saranno teatro di un brutto incidente: Missiroli suggerisce forse che non sono le menzogne amorose quelle da cui dobbiamo guardarci? Ambientato tra Milano e Rimini e costruito ad incastri, il romanzo passa fluidamente da un personaggio all'altro a comporre un affresco sul tema delle fedeltà e infedeltà su cui costruiamo ciò che siamo e ciò che vorremmo essere.
Marco Missiroli con il romanzo Fedeltà (Einaudi) è stato il vincitore della sesta edizione del Premio Strega Giovani nel 2019.
Ambientato in due tempi diversi, il romanzo è il proseguimento ideale del libro precedente di questo autore, Atti osceni in luogo privato (Feltrinelli). Se lì si raccontava la crescita del protagonista e la sua scoperta dell’amore, qui si parte da due sposi alle prese con la voglia di tradire e, anni dopo, con i postumi dei rispettivi tradimenti. Margherita è un’architetta che ha aperto un’agenzia immobiliare, Carlo un letterato alla ricerca della propria strada: l’oggetto del desiderio di lei è un fisioterapista, quello di lui una studentessa di un suo corso di scrittura creativa. Il più irrisolto dei due è Carlo, ed è Carlo a baloccarsi più a lungo con il pensiero e la pratica dell’infedeltà, mentre Margherita dopo il sesso con Andrea archivia la cosa (lui le ha confessato di essere gay, restano amici e il libro segue anche la sua perversione di farsi pestare in combattimenti clandestini). Sulla coppia vigila amorosamente Anna, la madre di Margherita, che ha grande confidenza con entrambi e nella seconda parte del romanzo compare anche il piccolo Lorenzo, il figlio dei due. Tra pranzi in famiglia, messaggi sul cellullare, mezze fughe, bugie e omissioni, l’unione tra Carlo e Margherita si rafforza. Nel libro si racconta anche l’acquisto di una casa: Margherita, innamoratasi di un appartamento, non si fa remore a truffare la proprietaria, fingendo di non aver trovato un compratore al prezzo richiesto e acquistandola per sé con lo sconto voluto. Le scale di quella casa saranno teatro di un brutto incidente: Missiroli suggerisce forse che non sono le menzogne amorose quelle da cui dobbiamo guardarci? Ambientato tra Milano e Rimini e costruito ad incastri, il romanzo passa fluidamente da un personaggio all'altro a comporre un affresco sul tema delle fedeltà e infedeltà su cui costruiamo ciò che siamo e ciò che vorremmo essere.
Marco Missiroli è nato a Rimini il 2 febbraio 1981. Il suo romanzo d'esordio, Senza coda (Fanucci, 2005), ha ricevuto nel 2006 il Premio Campiello Opera prima. Seguono Il buio addosso (Guanda); Bianco (Guanda); Il senso dell'elefante (Guanda), Atti osceni in luogo privato (Feltrinelli ). Vive a Milano. Scrive per la cultura del Corriere della Sera.Ipotizzava cosa si fosse annidato in lui: un’evasione, sostare nel limbo delle possibilità, rianimare l’epoca in cui era un mezzo professore e un possibile scrittore, rianimare l’epoca in cui poteva ancora essere. A volte guardandolo lei si straniva: Carlo e il suo metro e novanta – la schiena appena poco più curva -, la stazza che non si alterava – con le braccia segnate per via del vogatore in palestra -, i pochi fili di barba bianca ben mimetizzati, e i capelli ancora folti, la stessa aura di giovinezza. La sua immobilità fisica come immobilità di condotta: avrebbe voluto vederlo scalfito, con i segni del tempo che le certificavano un’accettazione della maturità.