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Fabio Geda, Enaiatollah Akbari, Storia di un figlio, Andata e ritorno

Dopo Nel mare ci sono i coccodrilli

Già protagonista del romanzo Nel mare ci sono i coccodrilli, Enaiatollah Akbari torna a distanza di dieci anni a raccontare, attraverso la scrittura di Fabio Geda, quello che gli è successo dopo la fine del terribile viaggio che lo ha portato dal suo paese natale, l’Afghanistan, a Torino: Storia di un figlio, Andata e ritorno, esce ora da Baldini e Castoldi. Nel settembre del 2004, finalmente stabilitosi in Italia, Enaiat tenta in ogni modo di avere notizie della madre che ha lasciato nel paese di Nava insieme alla sorella e al fratello e alla fine fortunosamente ci riesce: la rintraccia e le parla al telefono. Dopo otto anni senza sapere nulla l’uno dell’altra, per madre e figlio risentirsi è un’emozione incredibile. Comincia così per il giovane un periodo di super lavoro per aver soldi per telefonare e soldi da inviare a casa, ma l’entusiasmo per gli affetti ritrovati gli fa superare la fatica. Non molto tempo dopo la madre muore per l’esplosione di una bombola e per il figlio è un colpo terribile. Enait racconta poi il suo viaggio in Pakistan per assistere la sorella alla prese con il quarto parto in assenza del marito; la nascita del primo nipote maschio; l’amore per le nipotine e l’incontro felice con Fazila che diventa sua moglie. Un romanzo sulla faticosa ricomposizione degli affetti, sul coraggio e sull’intraprendenza, sull’amore per lo studio che ha dominato il protagonista sin dai suoi primi passi nel mondo, ma anche un romanzo sugli hazara, l'etnia a cui appartiene il protagonista, il cui obiettivo principale da anni è non farsi sterminare. Fabio Geda riesce ancora una volta a restituire la straordinaria voce di Enaiatollah Akbari, la sua energia,il suo ottimismo, il suo umorismo nonostante tutto. Un libro adatto ai giovani e agli adulti per il valore della sua testimonianza e la forza della sua  scrittura.

Ho detto: Mamma. Dall'altra parte non è arrivata nessuna risposta. Ho ripetuto: Mamma. E dalla cornetta è uscito solo un respiro, ma lieve, e umido, salato. Stava piangendo anche lei. Ci parlavamo per la prima volta dopo otto anni, otto, e quel sale e quei sospiri erano tutto ciò che un figlio e una madre possono dirsi dopo tanto tempo. Siamo rimasti così, in silenzio, fino a quando la comunicazione si è interrotta. In quel momento ho saputo che era ancora viva. E forse, lì, mi sono reso conto per la prima volta che lo ero anch'io.

Fabio Geda è nato nel 1972 a Torino, dove vive. Ha pubblicato i romanzi Per il resto del viaggio ho sparato agli indiani (Instar Libri 2007, Feltrinelli 2009), L’esatta sequenza dei gesti (Instar Libri 2008), Nel mare ci sono i coccodrilli (Baldini&Castoldi 2010, tradotto in trentadue Paesi), il monologo La bellezza nonostante (Transeuropa 2011), Se la vita che salvi è la tua (Einaudi, 2014), Anime scalze (2017), Una domenica (2019) e la serie per ragazzi Berlin (2015/18).