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Andrea Bajani, Il libro delle case
Tutti i ricordi di cui siamo fatti
Raccontare una vita a partire dai luoghi che l’hanno ospitata: dalla “Casa del sottosuolo”, che si trova sotto il livello della strada, dove Io gattona seguendo una tartaruga, che è l’animale simbolo del libro fino alla “Casa dei ricordi fuoriusciti”: Il libro delle case di Andrea Bajani, pubblicato da Feltrinelli, è un romanzo fatto di istantanee che colgono momenti apparentemente senza importanza ma che si rivelano a distanza passaggi fondamentali. L’autore fotografa l’attimo della discussione domestica, di una telefonata, di un abbraccio, di una bevuta e insieme l’ambiente in cui la scena si è svolta, e lo sfondo ha la stessa evidenza del sentimento che viene rappresentato. I ricordi del protagonista spaziano dall’infanzia romana al trasferimento a Torino, dal sesso con Ragazza Vergine a quello con Donna con la fede al matrimonio con Moglie e al divorzio, e ogni volta Bajani rievoca i mobili, le finestre, i pavimenti che hanno assistito agli eventi. In questa storia così privata e così universale entrano due eventi storici: il rapimento e l’uccisione di Moro e l’omicidio di Pasolini. Io si specchia nel Prigioniero e nel Poeta, sente e fa sentire il loro dolore, coglie in questi due misteri l’aspetto emblematico di un Paese feroce che non vuole conoscere la verità.
Andrea Bajani è nato nel 1975. Con Feltrinelli ha pubblicato Mi riconosci (2013; 2018) e La gentile clientela (2013), oltre ad alcuni racconti nella collana digitale Zoom. Tra i suoi libri, Cordiali saluti (Einaudi, 2005), Se consideri le colpe (Einaudi, 2007, Premio Super Mondello, Premio Brancati, Premio Recanati), Ogni promessa (Einaudi, 2010, Premio Bagutta), La mosca e il funerale (nottetempo, 2012) e Un bene al mondo (Einaudi 2016). Per il teatro è autore di Miserabili, di e con Marco Paolini, e di 18mila giorni, Il pitone, con Giuseppe Battiston e Gianmaria Testa. Collabora con diversi quotidiani e riviste.
In quanto tale, la casa dei ricordi sfuggiti alla memoria di Io esula da qualsiasi localizzazione, è una piega dello spazio-tempo. Difficile dire se stia ferma o in movimento, se sia soggetta alla forze del cielo o della terra.
La Casa dei ricordi fuoriusciti è la scatola nera di ciò che non ricorda, contiene quello che persino la memoria ha rifiutato, anche se è successo. Di certo ciò che consente a Io di dire Io continuamente sapendo di mentire.
Andrea Bajani è nato nel 1975. Con Feltrinelli ha pubblicato Mi riconosci (2013; 2018) e La gentile clientela (2013), oltre ad alcuni racconti nella collana digitale Zoom. Tra i suoi libri, Cordiali saluti (Einaudi, 2005), Se consideri le colpe (Einaudi, 2007, Premio Super Mondello, Premio Brancati, Premio Recanati), Ogni promessa (Einaudi, 2010, Premio Bagutta), La mosca e il funerale (nottetempo, 2012) e Un bene al mondo (Einaudi 2016). Per il teatro è autore di Miserabili, di e con Marco Paolini, e di 18mila giorni, Il pitone, con Giuseppe Battiston e Gianmaria Testa. Collabora con diversi quotidiani e riviste.