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Scrittori piemontesi: Nuto Revelli
Il valore della testimonianza
Il racconto di Nuto Revelli parte dai dubbi avuti prima di partire per la II guerra mondiale come tenente a ventitrè anni. Già durante il viaggio sente che la guerra dei tedeschi contro gli ebrei non è la sua, comincia a farsi domande. I suoi alpini gli dicono che i russi sono come loro. Tornato a casa con gli arti congelati assiste all'8 settembre e prova il senso di abbandono comune a tutti i soldati. Parte partigiano e soffre per le rappresaglie che cadono sulla popolazione. Il suo primo libro pubblicato nel 1946 è Mai tardi il suo diario di Russia. C'è poi Il mondo dei vinti che raccoglie testimonianze del mondo contadino, seguito da una ricerca della condizione della donna contadina, nate in Piemonte e di donne migrate lì attraverso il matrimonio. Da Scrittori piemontesi di Enrica Tagliabue 1993.
Tutte le esperienze vissute sono preziose perché aiutano quelli che non le hanno vissute a capire, non serve andare in guerra per capire cos'è la guerra.