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Patrizia Rinaldi, Blanca e le niñas viejas
Quinto romanzo della serie Blanca
Mentre Blanca è alle prese con le difficoltà di Ninì, la sua figlia adottiva, che non sta passando un bel periodo, viene contattata dal magistrato Maria Aguilar, sconvolta dall’omicidio di sua sorella Carminia e di Berenice, un’amica con cui era andata a ballare il tango. C’è una terza amica che quella sera si è salvata per caso, Gabriella, ed è lei a consigliare alla detective di prendere lezioni di tango per immergersi in quel mondo e venire a capo del duplice assassinio. Nel frattempo un Uomo Giovane arriva a Napoli, deciso a vendicarsi dell’abbandono subito da sua madre e finisce sotto la protezione di una prostituta che s’innamora di lui, mentre un bambino, che ha visto per caso l’omicida, entra in crisi e può contare solo sull’appoggio della sorella. Sullo sfondo di Blanca e le niñas viejas, quinto romanzo della serie Blanca, pubblicato da Patrizia Rinaldi per le edizioni e/o, c’è sempre la città di Napoli, che ride e canta, e si squaglia dentro “la milonga del tempo”. Ai romanzi di questa serie si ispira la serie Blanca di Raiuno, prodotta da Lux Vide e Rai Fiction, diretta da Jan Maria Michelini e Giacomo Martelli, scritta da Francesco Arlanch, Mario Ruggeri, Luisa Cotta Ramosino, e interpretata da Maria Chiara Giannetta e Giuseppe Zeno.
Patrizia Rinaldi è laureata in Filosofia, vive e lavora a Napoli. Partecipa dal 2009 a progetti letterari presso l’Istituto Penale Minorile di Nisida. Ha pubblicato, tra gli altri, con El, Giunti, Lapis, Sinnos. È stata tradotta in vari Paesi. Per le Edizioni E/O ha pubblicato Tre, numero imperfetto (tradotto negli Stati Uniti e in Germania), Blanca, Rosso caldo, Ma già prima di giugno (Premio Alghero), La figlia maschio e La danza dei veleni (cinquina Premio Scerbanenco). Nel 2016 ha vinto il Premio Andersen Miglior Scrittore, il maggiore riconoscimento italiano di letteratura per ragazzi.Quella del tango vero era una rivoluzione difficile:
contro l’assenza del merito;
contro la dittatura dell’unico modello fisico a cui si doveva aspirare;
contro l’appannaggio dei beni ottenuti per buona sorte e non per valore;
contro le tirannie tutte.
La tirannia del tango, fatta di fede amorosa e di mistero, pretendeva canoni molto democratici, che altrove ormai facevano solo ridere.