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Alessandra Sarchi, Via da qui
Cinque racconti
Nei cinque racconti che compongono la raccolta di Alessandra Sarchi, Via da qui (minimum fax) incontriamo personaggi per lo più femminili alle prese con eventi traumatici: una morte improvvisa, una separazione, una gravidanza inattesa, la fine di un amore. Sarchi fotografa le relazioni umane nel momento in cui s’incrinano e le sue protagoniste sono costrette a ripartire. Nel primo racconto “La tana” Monica riceve una telefonata che la informa che Evelyn, la sua compagna, ha avuto un terribile incidente e i medici vorrebbero procedere all’espianto degli organi; non sarà lei a decidere su questa questione. Nell’”Argine”, ambientato sulle sponde emiliane del Po, si rivedono con qualche disagio, Rossella e Ines, due sorelle, la seconda delle quali si era trasferita negli Stati Uniti e sta pianificando un ritorno definitivo nel paese d'origine dopo la fine del suo matrimonio. Nel “Palazzo della principessa” Melissa scopre di essere incinta mentre un architetto sorprende lei e il suo compagno all’interno di un palazzo antico, in cui vivono abusivamente. In “Cherry Street”, Annamaria si confronta con un’amica sulla furia del marito che l’ha sbattuta fuori di casa: e infine in “Fondamenta della Misericordia”, Marta, a Venezia con un gruppo di amici dei tempi dell’università, sente profondamente il disagio per quello che sono diventati e per come si sono evoluti i loro rapporti
Alessandra Sarchi è nata a Reggio Emilia nel 1971 e vive a Bologna. Ha esordito con la raccolta di racconti Segni sottili e clandestini (Diabasis 2008). Per Einaudi ha pubblicato quattro romanzi: Violazione (2012), L’amore normale (2014), La notte ha la mia voce (2017) e Il dono di Antonia (2020). Nel 2019 è uscito per Bompiani il saggio La felicità delle immagini, il peso delle parole. Cinque esercizi di lettura su Moravia, Volponi, Pasolini, Calvino, Celati. È autrice del podcast Vive! realizzato da Storielibere.fm e il Piccolo Teatro di Milano in collaborazione con il Corriere della Sera .
Sollevarono tutti la testa e non videro che buio. Fuori dalle assi di legno dell'altana circondata da altri tetti, sospesa sull'acqua nera su cui galleggiava la città, erano rimasti i bambini non avuti e desiderati, le guerre, le carriere facili e quelle ostacolate, e la responsabilità tutta delle loro vite la cui ancora nessuno più sapeva dove fosse stata calata.
Alessandra Sarchi è nata a Reggio Emilia nel 1971 e vive a Bologna. Ha esordito con la raccolta di racconti Segni sottili e clandestini (Diabasis 2008). Per Einaudi ha pubblicato quattro romanzi: Violazione (2012), L’amore normale (2014), La notte ha la mia voce (2017) e Il dono di Antonia (2020). Nel 2019 è uscito per Bompiani il saggio La felicità delle immagini, il peso delle parole. Cinque esercizi di lettura su Moravia, Volponi, Pasolini, Calvino, Celati. È autrice del podcast Vive! realizzato da Storielibere.fm e il Piccolo Teatro di Milano in collaborazione con il Corriere della Sera .