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Caterina Venturini, Quchi

Quello che ho ingoiato

In Quchi, Quello che ho ingoiato (e/o) Caterina Venturini racconta di una scrittrice che sta scrivendo il suo terzo romanzo e discute con la sua agente, poi ci sono i suoi dialoghi con l’analista, con la madre e con il marito. Il libro parla della scrittrice Carla Longhi, che dall’Italia si è trasferita a Los Angeles con il suo compagno e il figlio piccolo e soffre perché sa poco l’inglese e questo accentua la sua insicurezza. È un libro incentrato sul corpo Quchi, sulle sensazioni fisiche, a partire dall’episodio iniziale in cui Carla ingoia un pezzetto di cibo che una professoressa le sputa in faccia mentre sono a un party: per non imbarazzare la sua interloccutrice preferisce mandar giù il boccone. La storia si muove avanti e indietro nel passato della protagonista: Carla ha ingoiato parecchio amaro a partire dal tempo passato all’università in Italia aspirando a un’impossibile docenza. È interessante il gioco di voci che Venturini mette in campo: Carla è sé stessa e anche chi la critica. Ricorre nel libro la favola di Andersen del contadino e il cavallo: partito per vendere il suo animale, di scambio in scambio, l’uomo torna a casa con delle mele marce; la moglie continua a ritenere che quello che lui fa sia ben fatto. Tutti vorremmo avere una moglie così o un io che ci rassicuri in questo senso; Carla di certo non ce l’ha. Lucido, ironico, spiazzante, un romanzo sulla condizione femminile come non era stata ancora raccontata.

Stasera capiterà un fatto piuttosto schifoso: una sorta di rancida maleleine che sarò costretta a ingoiare a forza, anzi, è proprio un boccone che deciderò/non potrò fare a meno di ingoiare. E la cosa buffa/oscena è che quel boccone non sarà, non è mio: è il boccone di un'altra.


Caterina Venturini, scrittrice e sceneggiatrice, è nata ad Amelia, in Umbria, e ha vissuto per molti anni a Roma. Da qualche tempo si è trasferita a Los Angeles. In Italia ha insegnato nella scuola secondaria e collaborato con la cattedra di Letteratura Italiana Contemporanea dell’Università La Sapienza di Roma. Ha pubblicato due romanzi, L'anno breve (Rizzoli 2016) e Le tue stelle sono nane (Fazi 2009), saggi di critica letteraria su rivista (Quaderni del ’900, Nuovi Argomenti, Avanguardia e altre), articoli e racconti. È stata sceneggiatrice del film Anni felici di Daniele Luchetti (2013, sceneggiatura candidata al Nastro d’argento).