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N. Scott Momaday secondo Sara Reggiani
Casa fatta di alba
Abel correva. Era solo e correva, dapprima a fatica, pesantemente, poi sciolto e bene. La strada curvava davanti a lui e risaliva in lontananza. Non vedeva il paese. La valle era grigia di pioggia e la neve giaceva sulle dune. Era l'alba. La prima luce era stata cupa e vaga nella foschia, ma al prorompere del sole un gran fulgore giallo si era sprigionato dal ventre della nube. La strada costeggiava macchie di ginepro e mesquite, e Abel scorgeva le pieghe nere del legno ritorto sotto la dura crosta bianca; il ghiaccio splendeva e scintillava. Correva, correva. Vedeva i cavalli nei campi e la linea sinuosa del fiume al di sotto. Per qualche istante il sole fu intero dietro la nube; poi si eclissò, e un'ombra nera e sicura calò sulla terra. E Abel correva.
N. Scott Momaday nasce il 27 febbraio 1934 a Lawton, in Oklahoma, dalla pittrice Natachee Scott Momaday e dallo scrittore Al Momaday. Appartenente alla tribù Kiowa dell’Oklahoma, è cresciuto a stretto contatto con le comunità Navajo e Apache. È autore di romanzi e numerose raccolte poetiche, oltre a una riflessione sul territorio americano, Earth Keeper. (che sarà pubblicata dalle edizioni Black Coffee nel 2023 nella collana This Land). Poeta, pittore, professore universitario e grande narratore, nel 1969 è stato il primo autore nativo ad aggiudicarsi il il premio Pulitzer con Casa fatta di alba, e negli anni ha ricevuto numerose onorificenze come una National Medal of Arts, un Hadada Award, una Frost Medal e il titolo di UNESCO Artist for Peace. Vive in New Mexico.
Sara Reggiani ha tradotto Madeleine L’Engle, David Markson, Joy Williams, Joyce Carol Oates, Ben Marcus, Mark Danielewski, Ken Kesey e Patty Yumi Cottrell. Con Leonardo Taiuti ha fondato le edizioni Black Coffee.