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Pino Cacucci, L'elbano errante
Vita, imprese e amori di un soldato di ventura
Il passato, figlia mia... Il passato in fin dei conti non esiste, perché è passato. Esiste soltanto il presente: che per te è fatto di lotta quotidiana per la sopravvivenza. Lo so, che non puoi fare altro,giunti a questo punto. Ma è così per molti: dagli animali del deserto alle bestie di Algeri. Ognuno fa quello che gli concedono le forze e l'intelletto per arrivare all'alba di un nuovo giorno. Niente di più. Ciò che chiamano il Futuro è soltanto questo sopravvivere alla lunga notte. E a ogni sorgere del sole, combattere con le unghie e con i denti per raggiungere la meta della sera. Un altro tramonto. Un altro giorno guadagnato. E così sia. Un po' come nei racconti delle Mille e una notte: te ne concedo un'altra, ma all'alba, morirai. E un'altra. E un'altra ancora. Inventandosi sempre un nuovo racconto per tirare avanti. Senza alcuna speranza. Solo per disperazione. È tutta qui, l'esistenza che ti prefiggi, Aisha?
Pino Cacucci è nato ad Alessandria l’8 dicembre 1955. Cresciuto a Chiavari, si traferisce a Bologna nel 1975 per frequentare il DAMS. All'inizio degli anni ottanta vive per lunghi periodi a Parigi ie a Barcellona. In seguito viaggia molto in America Latina e soprattutto in Messico dove abita per lunghi periodi. Fra i suoi titoli: Outland rock (1988), Puerto Escondido (1990), da cui Gabriele Salvatores ha tratto il film omonimo, Tina, San Isidro Futból (1991), da cui Alessandro Cappelletti ha tratto il film ¡Viva San Isidro!, La polvere del Messico (1992), Punti di fuga (1992), Forfora (1993) poi ampliato in Forfora e altre sventure (1997), In ogni caso nessun rimorso (1994), Demasiado corazón (1999, premio Giorgio Scerbanenco del Noir in Festival di Courmayeur), Ribelli! e Gracias México (2001), Mastruzzi indaga (2002), Oltretorrente (2003), Nahui (2005), Un po' per amore, un po' per rabbia (2008), Le balene lo sanno. Viaggio nella California messicana (2009, premio Emilio Salgari), ¡Viva la vida! (2010), Nessuno può portarti un fiore (2012, premio Chiara), Mahahual (2014), Quelli del San Patricio (2015), Mujeres (2018, con Stefano Delli Veneri per Feltrinelli Comics).
Ha tradotto in Italia numerosi autori spagnoli e latinoamericani: tra questi Claudia Piñeiro, Enrique Vila-Matas, Ricardo Piglia, David Trueba, Gabriel Trujillo Muñoz, Manuel Rivas, Carmen Boullosa, Maruja Torres, Carlos Franz, Francisco Coloane.