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Yari Selvetella, Vite mie
Un romanzo famigliare
Yari Selvetella è nato a Roma nel 1976. Tra i suoi ultimi romanzi Le regole degli amanti (Bompiani 2020), premio Cambosu, Le stanze dell'addio (Bompiani 2018), candidato al premio Strega, La banda Tevere (Mondadori 2015). Ha pubblicato il libro di poesie La maschera dei gladiatori (CartaCanta 2014). Si è a lungo occupato di storia della criminalità con saggi e reportage. Giornalista e autore televisivo, lavora per la Rai.La mia vera battaglia, così antica e velleitaria, è sempre la stessa, è la sfida al tempo, però mi interessa solo se ci riguarda tutti. Noi siamo personaggi: se voglio che il mio giochino funzioni, devo trattarci così. Ma non basterà scrivere. Potrei provare a imbalsamarla tutta in un racconto, la nostra autentica vita, tirar via gli estremi, le viscere del superfluo e dell'inenarrabile e conservarne invece, con tutti crismi, la struttura e la polpa; è un'azione macabra, necessaria e tuttavia insufficiente a esaurire il compito che, qui sul treno, decido di prefiggermi. Pretendo di più. Voglio che il sentimento del nostro stare insieme, così come è avvenuto, resti in modo più consistente, voglio che si impasti letteralmente alla terra.