Il tuo browser non supporta video HTML5
Sacha Naspini, Villa del seminario
Eroe per caso
Un ciabattino con tre dita di meno, che ha vissuto sempre ai margini della Storia, trova in sé un insperato coraggio quando la donna che ama si unisce ai partigiani: siamo a Le Case “un niente sperduto nel niente” nella Maremma toscana nel 1943. Anna fa la sarta, ha appena perso il figlio per mano dei tedeschi e decide di dare il suo contributo alla guerra contro di loro; René si presta a coprire la sua assenza, passando ogni giorno per casa sua. Quando sente che Anna potrebbe essere stata catturata, si fa arrestare e, grazie alla collaborazione di un giovane soldato, crea una rete di resistenza all’interno del campo di internamento della diocesi. Il romanzo di Sacha Naspini, Villa del Seminario, pubblicato da e/o, s’ispira a vicende realmente accadute a Roccatederighi. Naspini racconta l'emozionante storia della maturazione tardiva di una coscienza sociale, calando il lettore in un periodo storico pieno di ombre ma non privo di luci.
Sacha Naspini è nato a Grosseto nel 1976. È autore di numerosi racconti e romanzi, tra i quali: L’ingrato (2006), I sassi (2007), Cento per cento (2009), Il gran diavolo (2014) e, per e/o, Le Case del malcontento (2018 – Premio Città di Lugnano, Premio Città di Cave, finalista al Premio Città di Rieti; da questo romanzo è in fase di sviluppo una serie tv), Ossigeno (2019 – Premio Pinocchio Sherlock, Città di Collodi), I Cariolanti (2020), Nives (2020), La voce di Robert Wright (2021), Le nostre assenze (2022) e Villa del seminario (2023). Scrive per il cinema.A tratti si assopiva; lo risvegliavano gli sberci o la sgasata di qualche motoretta. Sorrideva nell'individuarsi bagnato dalla luce del lampione. Ormai era notte fatta, ma la gente restava in strada. Un serpentone di teste sui marciapiedi, dove spuntò perfino un falò. Avvertì uno scalpiccio, poi ecco due colpetti sul tavolo. Si voltò.
Nella penombra c'era una figura.
Dal niente sentì dire: «Ti va una frittatina?».