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Beatrice Salvioni, La Malnata

Storia di un'amicizia

Raccontato in prima persona da Francesca, una ragazzina di dodici anni, La Malnata di Beatrice Salvioni, pubblicato da Einaudi, è innanzi tutto la storia di un’amicizia. Francesca, figlia di un negoziante di cappelli e di una casalinga con molte velleità, spia da lontano Maddalena, chiamata Malnata per la fama di attrarre disgrazie che si porta dietro; quando riesce ad accostarla e a venir ammessa nella sua cerchia, che comprende due maschi adoranti, Filippo e Matteo, non sta in sé dalla gioia. Siamo a Monza nel 1936: il fascismo impazza e i giovani sono costretti a partire per la guerra in Abissinia. Succede al fratello di Maddalena, Ernesto, mentre Tiziano, fidanzato di Donatella e a parole ardente patriota, resta a casa per un soffio al cuore. L’attrazione per il coraggio e la spregiudicatezza dell’amica, il terrore per l’aggressività maschile, la delusione nei confronti dei propri genitori sono tra i temi che emergono dal romanzo di formazione di Salvioni, che ricostruisce quel particolare periodo storico a partire da una città poco esplorata dalla narrativa.

Da una parte c'era la vita come la conoscevo, dall’altra come me la mostrava la Malnata. E quello che prima mi pareva giusto diventava deforme come il riflesso nell'acqua del lavabo quando ti sciacqui la faccia. Nel mondo delle Malnata si gareggiava a farsi graffiare dai gatti e il dolore si leccava via insieme al sangue. Era un mondo in cui non si poteva giocare a far finta di essere qualcosa che non eri e si parlava coi maschi guardandoli negli occhi. Lo osservavo ferma sull'orlo, il suo mondo, pronta a scivolarci dentro. E non vedevo l'ora di cadere.



Beatrice Salvioni (Monza, 1995) si è diplomata alla Scuola Holden nel 2021 e ha vinto il Premio Calvino racconti. La malnata (Einaudi 2023) è il suo primo romanzo, in corso di traduzione in tutto il mondo e in procinto di diventare una serie tv.