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Marco Malvaldi, Oscura e celeste
Galileo e l'omicidio della suora
Mentre Firenze è funestata dalla peste e Galileo Galilei a 67 anni sta per pubblicare il suo Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo, nel convento delle clarisse di San Matteo in Arcetri, dove risiedono due figlie del grande scienziato, viene ritrovato il cadavere di una suora. In Oscura e celeste, pubblicato da Giunti, Marco Malvaldi costruisce un giallo intorno alla morte di suor Agnese, una giovane clarissa molto legata a Suor Maria Celeste, la figlia di Galileo che le faceva leggere i manoscritti paterni. A indagare sul caso è Nicolò Cini, canonico della Chiesa metropolitana. Malvaldi ritrae con l'umorismo e la competenza che lo contraddistinguono, un ritratto della Toscana del 1631 in cui personaggi storici come Artemisia Gentileschi compaiono insieme a personaggi di fantasia come la suora che amava la scienza; paragona l’epidemia di peste a quella di Covid e celebra la straordinaria figura di Galileo senza nasconderne le umane debolezze.
Marco Malvaldi è nato a Pisa nel 1974. Chimico e scrittore, ha esordito nel 2007 per Sellerio con La briscola in cinque, primo degli otto volumi dedicati ai “vecchietti del BarLume”, divenuti nel 2013 una serie televisiva e seguiti da una lunga serie di romanzi e di saggi di divulgazione scientifica. Per Giunti ha pubblicato La misura dell’uomo (2018) e – a quattro mani con Paolo Cintia – Rigore di testa (2021). I suoi ultimi libri, scritti insieme a Samantha Bruzzone, sono Chi si ferma è perduto (Sellerio, 2022) e La molla e il cellulare (Raffaello Cortina, 2022).Ogni scoperta aumenta la nostra conoscenza, come una scala che si erge nei cieli, ad altezze sempre maggiori, e ci permette di guardare più da vicino la volta celeste; e come guardando da una torre si distingue la costruzione di una città, così dall'alto di questa scala si vede più distintamente anco quel che succede a terra. Ma se Dio è infinito, per quanto cresca questa scala non riuscirà mai a raggiungerlo. Resterà sempre qualcosa al di là della nostra conoscenza; ci sarà sempre irraggiungibile la causa che move il sole e l'altre stelle, oscura e celeste come qualsiasi volontà divina.