Il tuo browser non supporta video HTML5
Francesco Piccolo, La bella confusione
L'anno di Fellini e Visconti
Girati pressoché contemporaneamente nel 1962, Otto e mezzo di Federico Fellini e Il Gattopardo di Luchino Visconti sono stati due film fondamentali per il cinema e hanno rappresentato il momento più alto della produzione cinematografica italiana. All’epoca I due registi si detestavano e nel libro dedicato a questi due capisaldi del cinema, La bella confusione (Einaudi), Francesco Piccolo rievoca questa ostilità, ricostruendone gli inizi e gli sviluppi e insieme delineando un quadro molto vivo della vita culturale italiana dell’epoca. Il Gattopardo, inizialmente rifiutato da Vittorini, viene pubblicato da Giangiacomo Feltrinelli e vince postumo il premio Strega; il Pci attraverso i suoi critici più famosi lo stronca, ma poi quando Visconti decide di farci un film lo riabilita; Claudia Cardinale corre da un set all’altro; Visconti pianifica tutto, Fellini cambia tutto in corso d’opera: la storia dei due film, di quello che viene prima e di quello che verrà subito dopo è ricca di dettagli interessanti. Ma il cuore del libro è l’autobiografismo, quello diretto di Otto e mezzo che insegna a Piccolo a essere “sfacciato, spietato, a rilevare le proprie debolezze e a usarle” e quello indiretto del Gattopardo (Visconti usa il personaggio interpretato da Burt Lancaster come mezzo per raccontare sé stesso e il proprio mondo destinato a sparire).
Francesco Piccolo (1964) è scrittore e sceneggiatore. Gli ultimi libri, tutti pubblicati da Einaudi, sono: La separazione del maschio, Momenti di trascurabile felicità, Il desiderio di essere come tutti (Premio Strega), Momenti di trascurabile infelicità, L’animale che mi porto dentro, Momenti trascurabili vol. 3 e La bella confusione. L'anno di Fellini e Visconti. Negli Einaudi Tascabili sono stati riproposti: Storie di primogeniti e figli unici, Allegro occidentale e L’Italia spensierata. Ha firmato, tra le altre, sceneggiature per Paolo Virzí, Francesca Archibugi, Nanni Moretti, Marco Bellocchio, Daniele Luchetti, Silvio Soldini, e anche le serie tv L'amica geniale e La vita bugiarda degli adulti. Collabora con la Repubblica.Otto e mezzo è un film che non esiste ancora, che bisogna pensare, costruire, fare, e che non si sa se si farà (e racconta proprio che chissà se si farà). Il Gattopardo, essendo un romanzo, è già tutto costruito, scritto, fatto. E se ne è anche parlato oltre ogni misura. Bisogna capire, ridurre, condensare, scegliere come raccontarlo. Otto e mezzo e Il Gattopardo sono le due sceneggiature esemplari dei due modi in cui si scrive un film.