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Chiara Sfregola, L'estate verticale
Le donne e il desiderio
Ne L’estate verticale (Fandango Libri), Chiara Sfregola racconta la storia di Livia, da quando era una bambina piena di insicurezze in una città del Sud Italia a quando diventa un’attrice affermata e un’autrice teatrale. A far da cornice alle vicende di Livia c’è la sua amicizia con Veronica, legatissima a lei da bambina, sua compagna di studi e sua rivale a scuola; in seguito a un litigio le due non si vedono per vent’anni ma si rincontrano nel finale. Oltre a Livia e Veronica, che compaiono in apertura e chiusura Sfregola mette in scena altre cinque donne: c’è Chicca, la produttrice cinematografica che si occupa del primo successo di Livia e che si vede rubare da lei la sua fidanzata Irene; c’è Cora, che da ragazzina aveva ospitato a casa sua Livia e Veronica; c’è Irene che ha nascosto a Livia la sua dipendenza dalla cocaina e infine c’è Gaia, figlia della ex compagna di Chicca, che rappresenta lo sguardo giovanile sulle vicende narrate. Un romanzo a più voci sul desiderio femminile, dal desiderio amoroso al desiderio di potere e al suo esercizio.
Chiara Sfregola è nata il 19 Settembre 1987, ed è cresciuta a Barletta, in provincia di Bari. Ha studiato Economia alla LUISS di Roma e si è diplomata in Produzione al Centro Sperimentale di Cinematografia. Ha lavorato in varie case di produzione cinematografica e televisiva prima di approdare a Cattleya. Parallelamente, ha intrapreso l'attività di scrittrice. Nel 2020 è uscito per Fandango Libri il saggio/memoir Signorina- memorie di una ragazza sposata. Nel 2022 è uscita la novella "Stare al mondo" per Einaudi nella collana dei Quanti dedicata al tema del lavoro, nel 2023 la biografia dell'architetta e designer Anna Castelli Ferrieri nella collana Le mosche d'oro di Giulio Perrone Editore.La malinconia di Lilly mi dava il nervoso perché non l'avevo, e non la capivo, e non riuscivo a riprodurla, e tanto più cercavo di indagarla tanto più andavo incontro alla mia finitezza, come il fondale basso di una piscina per bambini. Il suo fondale invece era salmastro, torbido, invisibile se non con i piedi. E poi, senza possibilità di preavviso, si faceva abisso.