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Elémire Zolla. Minuetto all'inferno
Grazia Marchianò
Il romanzo è miracoloso che possa vivere, e proprio perciò occorre scriverlo come se dovesse vivere.
Si tratta del primo romanzo Elémire Zolla che ha avuto una fortuna contrastata, è stato fortunato perché ha vinto il Premio Strega opera prima nel 1957, però ha avuto anche delle difficoltà, create soprattutto da Elio Vittorini, che era molto contrario. Per mesi i lettori einaudiani, che erano a loro volta degli scrittori, si sono passati il libro e hanno dato ognuno il proprio parere, che non era negativo, ma Vittorini ebbe un atteggiamento di contrasto deciso e lo definì con spregio – in un’epoca in cui la letteratura si interessava soprattutto di sondare il reale – come «cupamente fantasticante: un incubo puramente libresco».
Zolla era un giovane intelligentissimo che si è laureato in giurisprudenza ma si interessava di tutte le discipline dell’università, frequentava soprattutto psichiatria forense e l’Ospedale Cottolengo, per sfruttare le dinamiche psichiche di persone malate e tutto questo si riflette nel romanzo.
L’inferno è la vita comune nel grande teatro della Torino e dell’Italia del Ventennio, dove in un’atmosfera cupa i personaggi si muovono quasi come dei burattini.
Zolla è andato a fondo nella psicologia torbida dei personaggi, raccontando due vicende parallele con uno strano salto verso un’altra dimensione, che è proprio quella che ha molto irritato Vittorini.
Chi non conosce l’opera di Zolla non riesce a captare in questo romanzo il presagio del modo con il quale lui avrebbe affrontato in seguito tanti problemi letterari, filosofici e religiosi.
Tutti gli scritti di Zolla sono pubblicati in una collana speciale dall’editore Marsilio, Che cos’è la tradizione è uscito nel 2023 e nel 2024 usciranno gli scritti di letteratura angloamericana, una collezione di testi collegati tra loro e inoltre la Rivista Conoscenza religiosa, che Zolla fondò nel 1969, sarà ripubblicata per intero dall’editore Luca Sossella e uscirà sempre entro il 2024.
Grazia Marchianò estetologa e orientalista, responsabile del Fondo Scritti Elémire Zolla e autrice della biografia intellettuale dello scrittore, Il conoscitore di segreti (Marsilio 2012), ne ha curato i volumi: Conoscenza religiosa 1969-1983 (Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2006), Le potenze dell’anima (Milano, bur, 2008 ), Gli arcani del potere. Elzeviri (Milano, bur, 2009); la ristampa del romanzo Opera prima, Minuetto all’inferno (Torino, Aragno, 2004), e la miscellanea antropologica, Civiltà indigene d’America (Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2015).
Elémire Zolla (Torino 1926 - Montepulciano 2002), esperto di letterature comparate, pensatore di rilievo mondiale di religioni, mistica, esoterismo, alchimia e indigenistica, insegnò letteratura anglo-americana e filologia germanica nelle Università di Catania, Genova e Roma La Sapienza. Sostenitore del sincretismo, propugnatore di una rigenerazione del pensiero occidentale nell’incontro con le filosofie dell’Asia, fondò e diresse la rivista “Conoscenza religiosa” (1969-1983), in via di ripubblicazione integrale dall’editore Sossella, Roma. L’Opera completa, a cura di Grazia Marchianò è accolta nella Collana Biblioteca dell’editore Marsilio, Venezia. Il volume Un convito filosofico per Elémire Zolla è pubblicato nelle edizioni 2023 dell’Accademia Vivarium novum (Villa Falconieri, Frascati) alla quale Marchianò ha donato la biblioteca dello scrittore.