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Gianni Biondillo, Quello che non siamo

Premio Bagutta 2024

In Quello che non siamo (Guanda) Gianni Biondillo racconta un pagina importante della storia d'Italia attraverso le vite dei grandi architetti degli anni del fascismo: da quelli che inizialmente credettero in Mussolini come Giuseppe Pagano, irredentista della prima ora, e Giuseppe Terragni, ai quattro giovani laureati del Politecnico di Milano, Ernesto Nathan Rogers, Gian Luigi Banfi, Lodovico di Belgioso, Enrico Peressutti, che fondarono nel 1932 il gruppo B.B.P.R. Milano era allora un polo di modernità e l’entusiasmo di questi giovani andava di pari passo con il loro impegno etico e la loro preparazione intellettuale. Nella seconda parte del libro, Biondillo si sofferma sugli anni anni della seconda guerra mondiale, sulle detenzioni a San Vittore dei suoi protagonisti e delle ragazze che si opponevano al regime, descrive i bombardamenti subiti dalla città, l’internamento in campi di concentramento. Un monito più che mai attuale a "fare gruppo", a non farsi travolgere dalla Storia.

Guerra? Un fuoco, sì, un fuoco, che ci divora, a me, ai miei compagni del Politecnico, da anni. Contro quei professoroni tutti azzimati, e i loro corsi fuori dal mondo: un anno progetti architettura gotica, quello dopo rinascimentale. Qui volano gli aeroplani e le navi attraversano gli oceani e noi che disegniamo come fossimo ancora alla corte del Re Sole. E intanto in Europa è successo di tutto. Non a parole, nei fatti. Ma dove vogliamo andare, ci dicevamo, cosa vogliamo fare? Tutto lo spazio se lo sono già preso i tromboni e le trombette, ci toccherà mettere i nasi finti, vestirci da giullari. Oppure fare gruppo, unire le forze, far sentire la nostra voce. Ché se parla uno è voce nel deserto, se urlano in tanti almeno un polverone lo tiriamo su.


Gianni Biondillo (Milano, 1966) è architetto e scrittore. Presso Guanda ha pubblicato la serie dedicata all’ispettore Ferraro: Per cosa si uccide, Con la morte nel cuore, Per sempre giovane, Il giovane sbirro, I materiali del killer (Premio Scerbanenco e Prix Violeta Negra), Cronaca di un suicidio, Nelle mani di Dio, L’incanto delle sirene. Per Guanda sono usciti anche Metropoli per principianti, Nel nome del padre, Strane storie, Il mio amico Asdrubale, L’Africa non esiste, Come sugli alberi le foglie (Premio Bergamo), Pit, il bambino senza qualità e Il sapore del sangue. Sempre per Guanda, Biondillo ha curato l’antologia di racconti Pene d’amore; ha scritto con Severino Colombo Manuale di sopravvivenza del padre contemporaneo e con Michele Monina Tangenziali. Scrive per il cinema e la televisione, pubblica su quotidiani e riviste nazionali. Vive a Milano.