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Melissa Panarello, Storia dei miei soldi

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Nella scena d’apertura di Storia dei miei soldi di Melissa Panarello, pubblicato da Bompiani, Melissa incontra per caso Clara, l’attrice che nel film tratto dal suo primo libro interpretava la sua parte. Clara è molto patita ed è a corto di soldi; Melissa s’interessa alla sua storia e dagli incontri tra loro nasce l’idea di scrivere un romanzo. Clara era una ragazza quando è stata notata da Lino in un centro commerciale: le ha proposto il film, le ha fatto da agente, e ha visto di buon occhio il legame tra lei e suo figlio Trevor. Clara è lanciatissima, riceve bonifici spropositati ogni mese, compra un appartamento di lusso con un mutuo, viaggia in giro per il mondo, gira con registi famosi, fa continue elargizioni all’insaziabile (e ingrata) madre. Poi tutto precipita: Trevor la trascura e poi la lascia, Lino tronca il rapporto di lavoro senza darle quello che le spetta, resta incinta di Pietro, che è uno sfruttatore; rimasta sola con il bambino non ce la fa a mantenerlo… Storia dei miei soldi esplora un tema che resta sempre in ombra, quello del rapporto tra le donne e i soldi: la società si è evoluta ma i soldi restano roba da uomini e se una donna resta stritolata per non essere stata in grado di amministrare quello che ha guaddagnato è un problema suo e meno se ne parla meglio è.

I soldi creano sempre imbarazzo, pensai, che ne posseggano molti o pochi. La vergogna è una cosa che mi piace moltissimo e che ben descrive una parte poco conosciuta del mio carattere, pure se io ero stata come Clara, una distruttrice di muri della vergogna. I soldi erano la vergogna massima.


Melissa Panarello (Catania, 1985) è autrice di romanzi e saggi e agente letterario. A diciassette anni esordisce con Cento colpi di spazzola prima di andare a dormire e il libro diventa subito un caso letterario che Luca Guadagnino trasforma in un film di successo. Ha pubblicato tra gli altri i libri L’odore del tuo respiro, In nome dell’amore, Tre e Il primo dolore. Ha scritto e interpretato i podcast “Love Stories”, “C’era una volta e c’è ancora” e “Pornazzi”. Collabora con diverse testate, dal 2011 ha una rubrica fissa sul settimanale Grazia. Vive e lavora a Roma.