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Michael Cunningham, Day

Vincitore Premio von Rezzori 2024

La giuria del Premio Gregor von Rezzori – Città di Firenze composta da Beatrice Monti della Corte, Presidente, Colm Tóibín, Andrea Bajani, Alberto Manguel, Maylis de Kerangal ed Edmund White ha annunciato il vincitore per la sezione narrativa straniera:
Michael Cunningham, Day (La Nave di Teseo, trad. di Carlo Prosperi). In questo video l'autore parla del libro con Colm Tóibín. La trama si svolge tra l'aprile 2019 e l'aprile 2021 e segue le vicende di una coppia che abita a Brooklyn, Dan e Isabel con i figli Nathan e Violet e del fratello minore di Isabel, Robbie. La pandemia e il lockdown cambiano per sempre le sorti di questa famiglia.
La motivazione del Premio:

Questo è il più bello dei romanzi scritti da Cunningham, raffinato e lirico, senza essere esageratamente "poetico".  È straordinariamente profondo nella sua comprensione del matrimonio, dell'educazione dei figli, del fare arte, del sopravvivere a una pandemia, dell'avere "successo" o del "fallire" secondo i draconiani criteri americani. Dimostra una comprensione squisita dei bambini di talento, di un ragazzo imbarazzato dai suoi genitori e ammaliato dai suoi due amici un po' più popolari, e di un'incantevole ragazzina di nome Violet, che ha una compassione incredibilmente matura per gli adulti che la circondano e un nascente senso della propria avvenenza. Nelle brevi scene, spesso spiritose ma profondamente malinconiche, incontriamo un uomo gay sfortunato in amore, sua sorella infelicemente sposata (stressata per il lavoro impegnativo e per le necessità della famiglia), suo marito, un tempo una bella rockstar, che è sbiadito nella mediocrità della mezza età, una lesbica che "prende in prestito" lo sperma di un pittore egoista, un perfetto esemplare fisico. Con lui ha avuto un figlio di nome Odino, ma mentre lei pensava al donatore di sperma solo come a una necessità biologica, lui (il pittore) ha scoperto di amare davvero Odino e sua madre. Con la maestria di un Marivaux estremamente moderno, Cunningham esplora magistralmente i suoi numerosi personaggi e la sua complicata trama. Tutto è pienamente espresso in Day, in cui non ci sono mai troppe parole (o troppo poche).  Tutti i personaggi sono perseguitati da un senso esistenzialista di inautenticità. Ammiro molto la straordinaria capacità di Cunningham di capire le maniere e la morale, le aspirazioni sfumate e le speranze assillanti dei suoi personaggi, così diversi tra loro. Questo è un romanzo epocale.

 Michael Cunningham è autore di sette romanzi pubblicati in Italia da Bompiani: Le ore (1999), tradotto in 27 lingue e vincitore del Premio Pulitzer per la Narrativa, del Pen/Faulkner Award e del Premio Grinzane Cavour 2000 per la Sezione Narrativa Straniera, Carne e sangue (2000), per il quale ha ricevuto il Whiting Writer’s Award, Una casa alla fine del mondo (2001), Mr. Brother (2002), Dove la terra finisce (2003), Al limite della notte (2010) e La regina delle nevi (2014). Per La nave di Teseo ha pubblicato nel 2016 la raccolta di racconti Un cigno selvatico. Nato e cresciuto in California, vive a New York.