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Matteo Nucci, Sognava i leoni

L'eroismo fragile di Ernest Hemingway

La passione di Ernest Hemingway per la scrittura, il suo impegno per trovare il proprio stile sono al centro del saggio di Matteo Nucci, Sognava i leoni, L'eroismo fragile di Ernest Hemingway, pubblicato da HarperCollins. Nucci ripercorre tutta la carriera letteraria dello scrittore americano, dagli esordi (caratterizzati dalla sventurata perdita di una valigia con i suoi manoscritti da parte della moglie) all'ultimo romanzo Il vecchio e il mare, la cui analisi percorre come un filo rosso tutto Sognava i leoni, essendo l'opera più rappresentativa della poetica hemingwayana. Sin da subito per Hemingway scrivere è un modo per tenere a bada i propri fantasmi e nei periodi in cui non riesce a farlo la crisi è in agguato. Erede di Omero sia dal punto di vista del ritmo della pagina, sia per la centralità del tema della sconfitta dell'eroe, Hemingway ha rappresentato un modello per generazioni di scrittori ed è un maestro del non detto: quello che leggiamo è solo la minima parte di quello che lui sa dei personaggi e della loro evoluzione. Attraverso le parole di Nucci emerge un Hemingway ossessionato dal pensiero della morte e disperatamente vitale nel perseguimento dell'amore.

L'amore che inseguiva Hemingway era l'amore pervasivo degli antichi. Quindi non soltato il sentimento vissuto nelle grandi storie d'amore che cercò di raccontare. Bensì piuttosto quella passione travolgente che ci spinge a amare ciò a cui dedichiamo la vita. L'amore per le scoperte, i viaggi, le chiacchiere, il vino, l'ebrezza, l'amore per i tori, per gli animali in generale, per la natura. E l'amore assoluto per il proprio lavoro, nel quale si racchiudeva ogni altro amore. Perché scrivendo e tagliando, Hemingway si immedesimava e viaggiava fino al limite in cui all'essere umano è consentito.


Matteo Nucci è nato a Roma nel 1970. Ha pubblicato con Ponte alle Grazie i romanzi Sono comuni le cose degli amici (2009, finalista al Premio Strega), Il toro non sbaglia mai (2011), È giusto obbedire alla notte (2017, finalista al Premio Strega) e il saggio narrativo L’abisso di Eros (2018). Per Einaudi sono usciti una nuova edizione del Simposio di Platone (2009) e i saggi narrativi Le lacrime degli eroi (2013) e Achille e Odisseo. La ferocia e l’inganno (2020). I suoi racconti sono apparsi in riviste e antologie. HarperCollins ha pubblicato il suo romanzo Sono difficili le cose belle (2022). Collabora con La Stampa e l’Espresso.