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Marco Balzano, Bambino

Fare il male

Mattia nasce nel 1900 a Trieste, figlio di un orologiaio. Quando Tella, la donna che lo ha allevato, è in fin di vita, gli confessa di non essere la sua vera madre e nel ragazzo si apre una ferita che non si rimarginerà più. Solitario e disinteressato alle materie scolastiche, Mattia si avvicina alle camicie nere: ama la sensazione che gli dà stare in branco e comportarsi da violento senza dover rispondere delle proprie azioni; ama meno il soprannome di Bambino che gli viene dato dai camerati a causa della sua faccia glabra. Quando scoppia la guerra, Bambino parte volontario per l'Albania; soffre per il freddo, la fame, la fatica, per il modo in cui i tedeschi trattano gli italiani e la sua fede nel fascismo entra in crisi. Tornato a Trieste si dà alla borsa nera, ricatta una ragazza scoperta a proteggere un ebreo, viene catturato dai titini e costretto a costruire una prigione, esce promettendo di fare la spia e, grazie all’aiuto del padre, cambia nome e si rifugia in montagna dove fa il malgaro. In Bambino (Einaudi) Marco Balzano racconta gli orrori novecenteschi attraverso un personaggio votato al male per debolezza.

Finché ero in sella alla moto me ne andavo con la testa nel vento, pensieri non ne avevo mai. Solo ogni tanto, dopo aver picchiato a sangue un operaio o dopo aver spogliato un contadino anche del cibo da mettere in tavola, mi assaliva una specie di colpa che mi faceva la bocca cattiva. Ma anche la colpa durava poco, svaporava come fumo di sigaretta. Quella notte, invece, il cielo sotto cui eravamo accampati era uno specchio e io per la prima volta potevo guardarmi per ciò che ero: un fascista spiantato che sognava sua madre, una donna senza storia né voce.  


Marco Balzano (1978) è nato a Milano nel 1978. Per Sellerio ha pubblicato i romanzi: Il figlio del figlio (Premio Corrado Alvaro Opera prima, riproposto da Einaudi negli ET Scrittori nel 2022), Pronti a tutte le partenze (Premio Flaiano) e L'ultimo arrivato (Premio Campiello). Per Einaudi ha pubblicato Resto qui (2018 e 2020) che ha vinto - tra gli altri - il Premio Elba, il Premio Bagutta, il Premio Mario Rigoni Stern, e che è stato finalista al Premio Strega e in Francia ha conseguito il Prix Méditerranée. Per Einaudi ha inoltre pubblicato Le parole sono importanti (2019), Quando tornerò (Premio per la Cultura Mediterranea; 2021 e 2022), Nature umane (2022), Café Royal (2023 e 2024) e Bambino (2024). Presso Feltrinelli sono usciti Cosa c'entra la felicità? (2022) e Ti ricordi, papà? (2023, con illustrazioni di Riccardo Guasco).