Pisa Book Festival
XVII edizione
07-Nov-2019 > 10-Nov-2019
Dal 7 al 10 novembre torna il Pisa Book Festival: diciassette anni di cultura, libri, editori, autori, dibattiti. Oltre 200 le presentazioni di libri, tra titoli in catalogo e novità, 160 gli espositori, tutti indipendenti, che mettono in vendita agli stand migliaia di titoli per tutti i gusti e tutte le età, seminari per traduttori, laboratori di illustrazione e letture. Il festival è ideato e diretto dall’editrice Lucia Della Porta e promosso e sostenuto da Regione Toscana, Fondazione Pisa e Camera di Commercio e con la collaborazione dell’Università di Pisa. Alla ormai consolidata mediapartnership con il quotidiano La Repubblica, il Pisa Book Festival quest’anno aggiunge quella con Rai RadioTre.
Non un singolo paese ma l’intero continente europeo sarà quest’anno l’ospite d’onore del Festival che celebrerà la ricchezza e la varietà del patrimonio culturale e linguistico dell’Europa guidando il pubblico in un lungo viaggio attraverso il Vecchio Continente. Dal Portogallo alla Romania – ai quali sarà dedicato un focus particolare - dall’Ucraina alla Gran Bretagna, con varie tappe nei paesi dell’est. Proprio nei giorni del festival ricorrerà infatti anche il trentennale della caduta del Muro di Berlino, simbolo del crollo delle dittature nei paesi dell’Europa orientale.
I temi centrali saranno quelli dell’identità e della memoria, della vita ai tempi del regime e dei confini fisici e psicologici, ma anche quelli della storia e del futuro dell’Europa. I protagonisti saranno come sempre gli scrittori che presenteranno le loro opere in dibattiti e incontri al quali prenderanno parte, in alcuni casi, anche i loro traduttori. Il focus sulla Romania vedrà la presenza di tre grandi scrittori: Radu Pavel Gheo, Claudiu Florian ed Eugen Uricaru che a partire dai loro ultimi libri ricorderanno gli anni bui della dittatura e parleranno del ruolo della letteratura romena nella scena europea. Quello sul Portogallo si svolgerà invece alternando gli autori ai loro traduttori in lingua italiana. Ci saranno Almeida Faria, la voce più autorevole della letteratura lusitana contemporanea, e Luís Cardoso, grande cantore della storia e dello spirito di Timor Est, oltre al giovane Valério Romão, mentre l’editore indipendente João Paulo Cotrim rappresenterà la ricchezza della produzione editoriale portoghese. Fra gli ospiti più attesi del festival c’è lo spagnolo Manuel Vilas, reduce dal successo del romanzo In tutto c'è stata bellezza, il racconto intimo di una vita sullo sfondo degli ultimi decenni di storia spagnola. Il viaggio toccherà molti paesi dell’Europa orientale chiamati a confrontarsi con il trentesimo anniversario della caduta del Muro. Oltre alla Romania ci saranno l’Ucraina con il grande Andrei Kurkov, tra i più importanti romanzieri ucraini contemporanei (autore di Picnic sul ghiaccio, un bestseller ambientato ai tempi del crollo dell'Unione Sovietica), la Serbia con Dragan Velikić, il cui romanzo Bonavia racconta la diaspora degli ex-jugoslavi dopo le guerre balcaniche degli anni ‘90 e l’Albania con Artur Spanjolli.
Tornano a Pisa l’irlandese Catherine Dunne, tre anni fa acclamata madrina dell’edizione dedicata al suo paese. Dalla Gran Bretagna arriveranno Matthew Sturgis - che presenterà la sua monumentale biografia di Oscar Wilde - e Adam Zamoyski, che ci condurrà in un viaggio a ritroso nell'Europa napoleonica. Tappa poi in Scozia, per incontrare Clare Hunter, l’autrice scozzese rivelazione dell’anno col suo bestseller Threads of Life, e per conoscere Caroline e James Knox, i fondatori del Boswell Book Festival, con cui il Pisa Book ha iniziato una nuova partnership per un continuo scambio culturale. Dalla Svezia arriverà uno dei suoi scrittori più amati in Italia, Björn Larsson, mentre dalla Francia avremo lo scrittore di origini marocchine Fouad Laroui. America e Cina faranno capolino in Europa con Annie DeWitt e Xia Jia, autrice di fantascienza.
Non solo Europa ma anche tanta Italia e tanta Toscana al Pisa Book Festival che quest’anno ha affidato a Marco Malvaldi, lo scienziato-giallista pisano amatissimo dal pubblico italiano, il discorso inaugurale dell’edizione numero diciassette. Grande attesa per altri due toscani di successo che hanno scelto il PBF per presentare in anteprima i loro ultimi libri: con il suo Il Colibrì, il premio Strega Sandro Veronesi promette di affascinare il pubblico, mentre Marco Vichi con una nuova avventura del suo Commissario Bordelli lo divertirà e incuriosirà. La “meravigliosa solitudine” di Lina Bolzoni guiderà i visitatori nell’arte della lettura nell’Europa moderna, mentre Emanuele Trevi li accompagnerà nella Roma di fine Novecento affrescata nel suo Sogni e favole. Conosceremo da vicino La lettrice di Checov, con Giulia Corsalini, e con Desy Icardi la sua Annusatrice di libri. Si parlerà di attualità e misteri ancora irrisolti con il libro di Benedetta Tobagi Piazza Fontana. Il processo impossibile, mentre di Islam fra passato e presente si discorrerà con Arturo Marzano. Il trentesimo anniversario della caduta del Muro di Berlino avrà risalto anche nella conversazione con Franco Cardini, Manlio Dinucci e Giulietto Chiesa. Si viaggia nei Balcani con Francesca Cosi e Alessandra Repossi, mentre si spazia nella memoria con il cantante Bobo Rondelli che si mostrerà nella sua veste inedita di autore di una intensa autobiografia legata al padre. Gradito il ritorno di Sebastiano Mondadori che dopo tre anni di silenzio si presenta con Il contrario del padre. Attesissimi dal pubblico del PBF Valerio Aiolli con il suo Nero Ananas e Franco Faggiani con Il giardino dei ciliegi. E ancora tante sorprese e tante scoperte con il romanziere Paolo di Paolo, l’imprenditore-scrittore Edoardo Nesi, lo studioso di antichità Arnaldo Marcone, il giornalista Marino Bartoletti con il nuovissimo La squadra dei sogni. Il cuore sul prato, i saggisti Beppe Carrella e Alberto Casadei, Massimo Maugeri, curatore del blog letterario Letteratitudine, Giampaolo Simi con i suoi noir, Carlo Albarello con le sue storie di “tredici ragazzi che raccontano i migranti”, il pluripremiato Fabio Stassi, il giornalista e viaggiatore Paolo Ciampi, la drammaturga Laura Forti, il poeta Daniel Vogelmann, la drammaturga Laura Forti, la ‘maestra’ Nicoletta Ferrara.
Come sempre, il Pisa Book Festival riserva ai libri per bambini e alle storie illustrate uno spazio di rilievo; quest’anno, alla fiera degli autori indipendenti, saranno presenti fra le più amate autrici per bambini Luisa Mattia, Teresa Procella, Francesca Brunetti. In programma anche laboratori di illustrazione e incontri con illustratori: Otto Gabos, Matteo De Monte, Ciaj Rocchi, Andrea Rivola, Giorgia Atzeni, Caterina Nissim. A Pisa, per raccontare la straordinaria favola di Terraneo, arriveranno gli autori Vincenzo Del Vecchio e Marino Amodio, le cui tavole saranno al centro della mostra con la quale, come ogni anno, il Museo di Palazzo Blu omaggia il Pisa Book Festival.
Prosegue e si rinnova la felice collaborazione fra il Festival e il quotidiano La Repubblica che nel Caffè Letterario allestito al Palazzo dei Congressi ospiterà incontri con autori e dibattiti, moderati dai giornalisti Laura Montanari, Fabio Galati e Gianluca Monastra. Oltre a un laboratorio di giornalismo, il Caffè Repubblica ospiterà Bobo Rondelli, Benedetta Tobagi, Fabio Stassi, Laura Forti, Paolo di Paolo, Carlo Albarello, Giampaolo Simi, Valerio Aiolli, Beppe Meucci, Manuel Villas, Francesco Niccolini, Sacha Naspini.
Il plurilinguismo è una delle caratteristiche che rendono unico nel panorama nazionale il Pisa Book Festival. La grande sezione internazionale, oltre ai grandi ospiti da tutti i paesi europei, prevede seminari e laboratori di traduzione. L’aria internazionale del Festival si respirerà quindi anche negli appuntamenti del “Translation Hub”, il progetto che ogni anno porta al Festival i principali traduttori italiani. Attesi per questa XVII edizione Roberto Francavilla, Mauro Barindi, Enrico Di Pastena, Antonio De Sortis, Andrea Ragusa, Bruno Mazzoni, Valerio Nardoni, Giorgio De Marchis, Ed è proprio La sfida di una letteratura di nicchia l’incontro che aprirà la rassegna e muoverà una riflessione anche sul ruolo dei traduttori. Seguiranno tanti approfondimenti, come quello su Garcia Lorca, con Valerio Nardoni ed Enrico Di Pastena, o il focus sulla nuova traduzione del Diario di Anne Frank, attraverso l’incontro con l’autore Antonio De Sortis.
Quest’anno al Made in Tuscany saranno ospiti due toscani premi Strega: Sandro Veronesi ed Edoardo Nesi che presenteranno le loro ultime uscite. Anche Emanuele Trevi, vincitore del premio Viareggio e premiato dalla classifica di qualità della rivista L’indiscreto, approderà al Pisa Book Festival.
Un appuntamento al giorno per il ritorno, anche in questa edizione, dello scrittore Luca Ricci con la rubrica Alla ricerca del canone perduto dedicata alla critica letteraria. Si parte con Morena Marsilio e la sua Carta d’Italia – Letteratura italiana: il nuovo secolo, e poi Carlo Mazza Galanti e la Scuola di demoni, e l’antologia della critica sul romanzo di Raffaello Palumbo Mosca.
Anche il Pisa Book Festival si unisce alla lotta per salvare il nostro Ambiente. Curata da Giulietta Bracci Torsi, la sezione Scienza e Natura quest’anno si concentrerà sul rapporto fra l’Uomo e la Terra. Fra gli incontri in programma quelli con Francesco Verso e Roberto Paura, i curatori dell’antologia Antropocene, sul tema del cambiamento climatico, e quello molto interessante con Padre Corrado Dalmonego, missionario comboniano che vive nella foresta amazzonica e che è tornato in Italia per il Sinodo. L’amore per la natura e il suo potere salvifico sono al centro de Il guardiano della collina dei ciliegi di Franco Faggiani dell’Ambasciatore delle Foreste di Paolo Ciampi.
La scuola è molto importante per il Pisa Book Festival che ha ideato il progetto Leggere a Scuola rivolto a tutti gli studenti, dai piccoli delle scuole elementari ai giovani delle scuole superiori. È uno speciale invito alla lettura che rientra nella missione del Festival che intende educare alla lettura e promuoverla fra le nuove generazioni. Ai ragazzi vengono proposti dei libri i cui autori potranno incontrare nei giorni della fiera. Quest’anno a dialogare con gli studenti ci saranno Marie-Christophe Ruata-Arn, Daniel Vogelmann, Marino Bartoletti, Luisa Mattia e Otto Gabos, Antonino Genovese, Valerio Aiolli, Desy Icardi, Paolo Ciampi e molti altri. Lo studio dei classici e la loro attualità sono proposti nell’incontro sul libro/memoir di Antonio La Penna, Io e l’Antico dove interverranno Arnaldo Marcone e Giampiero Rosati della Scuola Normale Superiore.
Alla ribalta anche in questa edizione il mondo dell’illustrazione con l’abituale mostra a Palazzo Blu, quest’anno dedicata a Terraneo, il libro di Marino Amodio e Vincenzo Del Vecchio (Gallucci Editore) da cui sono tratte le tavole originali che comporranno la tradizionale mostra che il Museo di Palazzo Blu organizza in collaborazione con il Pisa Book Festival. La mostra delle illustrazioni di Terraneo è perfettamente intonata al tema del Pisa Book Festival di quest’anno. Circa 20 tavole originali a china, in bianco e nero, destinate al libro, e alcuni bozzetti preparatori comporranno la mostra di Palazzo Blu dedicata all’illustrazione, quest’anno ancora di più per bambini e non. Se il Mediterraneo fosse un’isola, i popoli che vi si affacciano sarebbero abitanti di una stessa terra. Ma in effetti, il Mediterraneo è un mare che unisce: è il sud dell’Europa e i popoli che vi si affacciano condividono la stessa cultura millenaria.
Non un singolo paese ma l’intero continente europeo sarà quest’anno l’ospite d’onore del Festival che celebrerà la ricchezza e la varietà del patrimonio culturale e linguistico dell’Europa guidando il pubblico in un lungo viaggio attraverso il Vecchio Continente. Dal Portogallo alla Romania – ai quali sarà dedicato un focus particolare - dall’Ucraina alla Gran Bretagna, con varie tappe nei paesi dell’est. Proprio nei giorni del festival ricorrerà infatti anche il trentennale della caduta del Muro di Berlino, simbolo del crollo delle dittature nei paesi dell’Europa orientale.
I temi centrali saranno quelli dell’identità e della memoria, della vita ai tempi del regime e dei confini fisici e psicologici, ma anche quelli della storia e del futuro dell’Europa. I protagonisti saranno come sempre gli scrittori che presenteranno le loro opere in dibattiti e incontri al quali prenderanno parte, in alcuni casi, anche i loro traduttori. Il focus sulla Romania vedrà la presenza di tre grandi scrittori: Radu Pavel Gheo, Claudiu Florian ed Eugen Uricaru che a partire dai loro ultimi libri ricorderanno gli anni bui della dittatura e parleranno del ruolo della letteratura romena nella scena europea. Quello sul Portogallo si svolgerà invece alternando gli autori ai loro traduttori in lingua italiana. Ci saranno Almeida Faria, la voce più autorevole della letteratura lusitana contemporanea, e Luís Cardoso, grande cantore della storia e dello spirito di Timor Est, oltre al giovane Valério Romão, mentre l’editore indipendente João Paulo Cotrim rappresenterà la ricchezza della produzione editoriale portoghese. Fra gli ospiti più attesi del festival c’è lo spagnolo Manuel Vilas, reduce dal successo del romanzo In tutto c'è stata bellezza, il racconto intimo di una vita sullo sfondo degli ultimi decenni di storia spagnola. Il viaggio toccherà molti paesi dell’Europa orientale chiamati a confrontarsi con il trentesimo anniversario della caduta del Muro. Oltre alla Romania ci saranno l’Ucraina con il grande Andrei Kurkov, tra i più importanti romanzieri ucraini contemporanei (autore di Picnic sul ghiaccio, un bestseller ambientato ai tempi del crollo dell'Unione Sovietica), la Serbia con Dragan Velikić, il cui romanzo Bonavia racconta la diaspora degli ex-jugoslavi dopo le guerre balcaniche degli anni ‘90 e l’Albania con Artur Spanjolli.
Tornano a Pisa l’irlandese Catherine Dunne, tre anni fa acclamata madrina dell’edizione dedicata al suo paese. Dalla Gran Bretagna arriveranno Matthew Sturgis - che presenterà la sua monumentale biografia di Oscar Wilde - e Adam Zamoyski, che ci condurrà in un viaggio a ritroso nell'Europa napoleonica. Tappa poi in Scozia, per incontrare Clare Hunter, l’autrice scozzese rivelazione dell’anno col suo bestseller Threads of Life, e per conoscere Caroline e James Knox, i fondatori del Boswell Book Festival, con cui il Pisa Book ha iniziato una nuova partnership per un continuo scambio culturale. Dalla Svezia arriverà uno dei suoi scrittori più amati in Italia, Björn Larsson, mentre dalla Francia avremo lo scrittore di origini marocchine Fouad Laroui. America e Cina faranno capolino in Europa con Annie DeWitt e Xia Jia, autrice di fantascienza.
Non solo Europa ma anche tanta Italia e tanta Toscana al Pisa Book Festival che quest’anno ha affidato a Marco Malvaldi, lo scienziato-giallista pisano amatissimo dal pubblico italiano, il discorso inaugurale dell’edizione numero diciassette. Grande attesa per altri due toscani di successo che hanno scelto il PBF per presentare in anteprima i loro ultimi libri: con il suo Il Colibrì, il premio Strega Sandro Veronesi promette di affascinare il pubblico, mentre Marco Vichi con una nuova avventura del suo Commissario Bordelli lo divertirà e incuriosirà. La “meravigliosa solitudine” di Lina Bolzoni guiderà i visitatori nell’arte della lettura nell’Europa moderna, mentre Emanuele Trevi li accompagnerà nella Roma di fine Novecento affrescata nel suo Sogni e favole. Conosceremo da vicino La lettrice di Checov, con Giulia Corsalini, e con Desy Icardi la sua Annusatrice di libri. Si parlerà di attualità e misteri ancora irrisolti con il libro di Benedetta Tobagi Piazza Fontana. Il processo impossibile, mentre di Islam fra passato e presente si discorrerà con Arturo Marzano. Il trentesimo anniversario della caduta del Muro di Berlino avrà risalto anche nella conversazione con Franco Cardini, Manlio Dinucci e Giulietto Chiesa. Si viaggia nei Balcani con Francesca Cosi e Alessandra Repossi, mentre si spazia nella memoria con il cantante Bobo Rondelli che si mostrerà nella sua veste inedita di autore di una intensa autobiografia legata al padre. Gradito il ritorno di Sebastiano Mondadori che dopo tre anni di silenzio si presenta con Il contrario del padre. Attesissimi dal pubblico del PBF Valerio Aiolli con il suo Nero Ananas e Franco Faggiani con Il giardino dei ciliegi. E ancora tante sorprese e tante scoperte con il romanziere Paolo di Paolo, l’imprenditore-scrittore Edoardo Nesi, lo studioso di antichità Arnaldo Marcone, il giornalista Marino Bartoletti con il nuovissimo La squadra dei sogni. Il cuore sul prato, i saggisti Beppe Carrella e Alberto Casadei, Massimo Maugeri, curatore del blog letterario Letteratitudine, Giampaolo Simi con i suoi noir, Carlo Albarello con le sue storie di “tredici ragazzi che raccontano i migranti”, il pluripremiato Fabio Stassi, il giornalista e viaggiatore Paolo Ciampi, la drammaturga Laura Forti, il poeta Daniel Vogelmann, la drammaturga Laura Forti, la ‘maestra’ Nicoletta Ferrara.
Come sempre, il Pisa Book Festival riserva ai libri per bambini e alle storie illustrate uno spazio di rilievo; quest’anno, alla fiera degli autori indipendenti, saranno presenti fra le più amate autrici per bambini Luisa Mattia, Teresa Procella, Francesca Brunetti. In programma anche laboratori di illustrazione e incontri con illustratori: Otto Gabos, Matteo De Monte, Ciaj Rocchi, Andrea Rivola, Giorgia Atzeni, Caterina Nissim. A Pisa, per raccontare la straordinaria favola di Terraneo, arriveranno gli autori Vincenzo Del Vecchio e Marino Amodio, le cui tavole saranno al centro della mostra con la quale, come ogni anno, il Museo di Palazzo Blu omaggia il Pisa Book Festival.
Prosegue e si rinnova la felice collaborazione fra il Festival e il quotidiano La Repubblica che nel Caffè Letterario allestito al Palazzo dei Congressi ospiterà incontri con autori e dibattiti, moderati dai giornalisti Laura Montanari, Fabio Galati e Gianluca Monastra. Oltre a un laboratorio di giornalismo, il Caffè Repubblica ospiterà Bobo Rondelli, Benedetta Tobagi, Fabio Stassi, Laura Forti, Paolo di Paolo, Carlo Albarello, Giampaolo Simi, Valerio Aiolli, Beppe Meucci, Manuel Villas, Francesco Niccolini, Sacha Naspini.
Il plurilinguismo è una delle caratteristiche che rendono unico nel panorama nazionale il Pisa Book Festival. La grande sezione internazionale, oltre ai grandi ospiti da tutti i paesi europei, prevede seminari e laboratori di traduzione. L’aria internazionale del Festival si respirerà quindi anche negli appuntamenti del “Translation Hub”, il progetto che ogni anno porta al Festival i principali traduttori italiani. Attesi per questa XVII edizione Roberto Francavilla, Mauro Barindi, Enrico Di Pastena, Antonio De Sortis, Andrea Ragusa, Bruno Mazzoni, Valerio Nardoni, Giorgio De Marchis, Ed è proprio La sfida di una letteratura di nicchia l’incontro che aprirà la rassegna e muoverà una riflessione anche sul ruolo dei traduttori. Seguiranno tanti approfondimenti, come quello su Garcia Lorca, con Valerio Nardoni ed Enrico Di Pastena, o il focus sulla nuova traduzione del Diario di Anne Frank, attraverso l’incontro con l’autore Antonio De Sortis.
Quest’anno al Made in Tuscany saranno ospiti due toscani premi Strega: Sandro Veronesi ed Edoardo Nesi che presenteranno le loro ultime uscite. Anche Emanuele Trevi, vincitore del premio Viareggio e premiato dalla classifica di qualità della rivista L’indiscreto, approderà al Pisa Book Festival.
Un appuntamento al giorno per il ritorno, anche in questa edizione, dello scrittore Luca Ricci con la rubrica Alla ricerca del canone perduto dedicata alla critica letteraria. Si parte con Morena Marsilio e la sua Carta d’Italia – Letteratura italiana: il nuovo secolo, e poi Carlo Mazza Galanti e la Scuola di demoni, e l’antologia della critica sul romanzo di Raffaello Palumbo Mosca.
Anche il Pisa Book Festival si unisce alla lotta per salvare il nostro Ambiente. Curata da Giulietta Bracci Torsi, la sezione Scienza e Natura quest’anno si concentrerà sul rapporto fra l’Uomo e la Terra. Fra gli incontri in programma quelli con Francesco Verso e Roberto Paura, i curatori dell’antologia Antropocene, sul tema del cambiamento climatico, e quello molto interessante con Padre Corrado Dalmonego, missionario comboniano che vive nella foresta amazzonica e che è tornato in Italia per il Sinodo. L’amore per la natura e il suo potere salvifico sono al centro de Il guardiano della collina dei ciliegi di Franco Faggiani dell’Ambasciatore delle Foreste di Paolo Ciampi.
La scuola è molto importante per il Pisa Book Festival che ha ideato il progetto Leggere a Scuola rivolto a tutti gli studenti, dai piccoli delle scuole elementari ai giovani delle scuole superiori. È uno speciale invito alla lettura che rientra nella missione del Festival che intende educare alla lettura e promuoverla fra le nuove generazioni. Ai ragazzi vengono proposti dei libri i cui autori potranno incontrare nei giorni della fiera. Quest’anno a dialogare con gli studenti ci saranno Marie-Christophe Ruata-Arn, Daniel Vogelmann, Marino Bartoletti, Luisa Mattia e Otto Gabos, Antonino Genovese, Valerio Aiolli, Desy Icardi, Paolo Ciampi e molti altri. Lo studio dei classici e la loro attualità sono proposti nell’incontro sul libro/memoir di Antonio La Penna, Io e l’Antico dove interverranno Arnaldo Marcone e Giampiero Rosati della Scuola Normale Superiore.
Alla ribalta anche in questa edizione il mondo dell’illustrazione con l’abituale mostra a Palazzo Blu, quest’anno dedicata a Terraneo, il libro di Marino Amodio e Vincenzo Del Vecchio (Gallucci Editore) da cui sono tratte le tavole originali che comporranno la tradizionale mostra che il Museo di Palazzo Blu organizza in collaborazione con il Pisa Book Festival. La mostra delle illustrazioni di Terraneo è perfettamente intonata al tema del Pisa Book Festival di quest’anno. Circa 20 tavole originali a china, in bianco e nero, destinate al libro, e alcuni bozzetti preparatori comporranno la mostra di Palazzo Blu dedicata all’illustrazione, quest’anno ancora di più per bambini e non. Se il Mediterraneo fosse un’isola, i popoli che vi si affacciano sarebbero abitanti di una stessa terra. Ma in effetti, il Mediterraneo è un mare che unisce: è il sud dell’Europa e i popoli che vi si affacciano condividono la stessa cultura millenaria.