Rai Cultura
"Come un essere umano abbia scritto un libro come questo senza suicidarsi prima di aver finito una dozzina di capitoli, è un mistero " - Rivista di Lady di Graham, nel 1848, su Cime tempestose di Emily Brontë
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"Monsieur Flaubert non è uno scrittore" - Le Figaro, 1857
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"Il problema non è che Walt Whitman abbia scritto Foglie d'erba, ma che non lo abbia bruciato subito dopo" - Thomas Wentworth Higginson, The Atlantic, 1867
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"Il signor Scott Fitzgerald merita una bella scossa. Il grande Gatsby è una storia assurda, sia considerata come romanzo, melodramma, o mera registrazione di New York" – L.P. Hartley, The Saturday Review, 1925
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"Il Signor Huxley è nato troppo tardi. Settanta anni fa, i grandi poteri della sua mente sarebbero stati ancorati a qualche potente certezza scientifica. Oggi indaga cielo e terra alla ricerca di un comandamento, ma cerca invano: e la mancanza di esso lo riduce, metaforicamente, a un uomo in piedi accanto a un letamaio, che rabbrividisce e si tiene il naso" - L. A. G. Strong, nel 1932, su Il mondo nuovo
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"Questo Salinger è il tipo da racconto breve. E sa come scrivere dei bambini. Questo libro però, è troppo lungo. E diventa noioso. Avrebbe dovuto tagliare molto su questi cretini, mi deprimono" - James Stern, The New York Times, nel 1951, su Il giovane Holden
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"Lolita, quindi, è innegabilmente una novità nel mondo dei libri. Purtroppo, è una pessima novità. Ci sono due ragioni altrettanto gravi per cui non vale la pena di prestargli attenzione. Il primo è che è noioso, noioso, noioso in un modo pretenzioso e maliziosamente fatuo. Il secondo è che è ripugnante" - Orville Prescott, The New York Times, nel 1958, su Lolita di Vladimir Nabokov
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"Comma 22 ha molta passione, è comico, ma si resta senza fiato per la mancanza di mestiere e sensibilità... Il suo autore, Joseph Heller, è come un pittore geniale che decide di gettare tutte le idee dei suoi quaderni di schizzi su una tela, fidandodosi dello shock per compensare la mancanza di progettazione" - Richard G. Stern, The New York Times Book Review, 1961
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"Le illustrazioni sono superbe... ma possono rivelarsi spaventose accompagnate come sono da una storia inutile e confusa" - Publisher Weekly, nel 1963, su Il paese dei mostri selvaggi di Maurice Sendak
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"Noioso, e per gran parte del tempo profondamente ed estremamente disgustoso. Non disgustoso-interessante, ma disgustoso-disgustoso. Nauseante, sensazionalista a buon mercato, inutile se non come un modo per far guadagnare al suo autore un po' di soldi e notorietà" - Andrew Motion, The Observer, nel 1991 su American Psycho di Bret Easton Ellis
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Stroncature

Capolavori della letteratura stroncati dalla critica

Le critiche fanno male, nessuno è immune. E se avete mai provato a far leggere qualcosa di vostro a qualcuno che non sia un vostro parente o un amico conoscete quella sgradevole sensazione di non incontrare il favore sperato. Ma forse non è il caso di scoraggiarsi: date un’occhiata a questa fotogallery e scoprirete come sono stati accolti questi pesi massimi della letteratura, da Gustave Flaubert a Francis Scott Fitzgerald, da Emily Bronte a Vladimir Nabokov fino ad autori più recenti come Bret Easton Ellis, tutti accomunati da critiche letterarie feroci... Ci auguriamo che questi esempi del passato siano utili non tanto a fortificare l'ego di chi oggi tenta la via della scrittura, quanto a ricordarci che il primo e più importante giudice del nostro lavoro dobbiamo essere noi stessi, e che nell’arte non c’è alleato più importante della capacità di autovalutarsi, nel bene e nel male.

Hai mai provato? Hai mai fallito? Non importa. Prova ancora. Fallisci ancora. Fallisci meglio - Samuel Beckett