Rai Cultura
Virginia Woolf su James Joyce - "[L’Ulisse è] l’opera di un nauseabondo studente universitario che si schiaccia i brufoli"
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Evelyn Waugh su Marcel Proust - "Sto leggendo Proust per la prima volta. Roba davvero scadente. Penso avesse qualche disordine mentale" [Foto di Carl Van Vechten, 1940]
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Ernest Hemingway su William Faulkner - "Povero Faulkner. Davvero crede che i paroloni suscitino forti emozioni?"
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Vladimir Nabokov su Ernest Hemingway - "Per quanto riguarda Hemingway, lo lessi la prima volta agli inizi degli anni Quaranta, qualcosa su palle, tori e campane. L’ho detestato" [Foto di Giuseppe Pino]
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Truman Capote su Jack Kerouac - "Quello non è scrivere, è battere a macchina"
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Elizabeth Bishop su J.D. Salinger - "L’ho odiato [Il giovane Holden]. Mi ci sono voluti giorni per leggerlo, una pagina alla volta, con cautela, imbarazzandomi per lui a ogni frase ridicola. Come hanno potuto permetterglielo?"
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Lawrence Durrell su Henry James - "Se mi chiedessero di scegliere fra leggere Henry James e ritrovarmi la testa schiacciata fra due pietre, sceglierei la seconda"
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Flannery O’Connor su "Il buio oltre la siepe" di Harper Lee - "Penso vada bene come libro per bambini. È interessante che chi lo compra non sa di leggere un libro per bambini. Qualcuno dovrebbe dirglielo"
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Bret Easton Ellis su David Foster Wallace (dopo la sua morte) - "È troppo presto? E troppo presto, vero? Be’, io non lo stimo. Il giornalismo è pedestre, le storie confuse e piene di quel finto sentimentalismo del Midwest, e Infinite Jest è illeggibile"
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Scrittori che insultano scrittori

Offese in punta di penna

Chi più di uno scrittore è capace di immaginare l’offesa più corrosiva, l’ingiuria più acida, la critica più velenosa? Non erano certo necessari i social network perché in passato scrittori e scrittrici, anche i più grandi, riservassero stilettate, epiteti e sarcasmi ai propri colleghi, a volte in punta di penna ma a volte anche con spietata brutalità verbale, naturalmente a seconda del proprio stile: da Ernest Hemingway a Virginia Woolf, da Truman Capote a Bret Easton Ellis in questa fotogallery abbiamo raccolto alcuni tra gli insulti più divertenti e spietati del mondo letterario del passato. 

Povero Faulkner. Davvero crede che i paroloni suscitino forti emozioni? - Ernest Hemingway