Rai Cultura
“Prendete la vita con leggerezza. Che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore” – Attribuita erroneamente a Italo Calvino
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“Un giorno mi perdonerò. Del male che mi sono fatta. Del male che mi sono fatta fare. E mi stringerò così forte, da non lasciarmi più” – Attribuita erroneamente a Emily Dickinson
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“Mi hanno sepolto, ma quello che non sanno è che io sono un seme” – Attribuita erroneamente ad Alda Merini, è invece di Wangari Maathai
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La celebre poesia virale “Lentamente muore", attribuita erroneamente a Pablo Neruda, è di Marta Medeiros
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“In piedi signori, davanti a una donna!” – Attribuita erroneamente a William Shakespeare è in realtà una frase tratta da uno spettacolo teatrale di William Jean Bertozzo
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“Regala un sorriso quando hai voglia di piangere” – Attribuito erroneamente ad Alessandro Manzoni è in realtà un verso tratto dalla poesia “Regala ciò che non hai” di autore anonimo
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“Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti” – Attribuita erroneamente a Luigi Pirandello in alcuni casi addirittura indicando l'opera da cui sarebbe tratta (Uno, nessuno e centomila) in realtà non si trova in nessuna delle sue opere
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“Dio è morto, Marx pure, e anche io non mi sento molto bene” – Attribuita erroneamente a Woody Allen è in realtà di Eugène Ionesco
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“È meglio rimanere in silenzio ed essere considerati imbecilli piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio” – Attribuita erroneamente a moltissimi autori tra cui Mark Twain, Abramo Lincoln e Confucio, in realtà sembra essere stata formulata per la prima volta in un libro di Maurice Switzer
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“Il fine giustifica i mezzi” – Attribuita erroneamente a Niccolò Machiavelli, probabilmente perché lo stesso concetto seppur formulato diversamente compare ne Il principe, la frase è in realtà di Ovidio (exitus acta probat)
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“La bigamia è avere una moglie di troppo. La monogamia anche” – Attribuita erroneamente a Oscar Wilde
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“Ho poche idee ma confuse” – Attribuita erroneamente a Ennio Flaiano è in realtà di Mino Maccari
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“Non condivido quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto di dirlo” – Attribuita erroneamente a Voltaire
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“Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario” – Attribuita erroneamente a George Orwell
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Citazioni letterarie... sbagliate

False attribuzioni letterarie da social network

Tra le tante abitudini che si sono sviluppate e consolidate navigando quotidianamente sui social network ce n’è una, particolarmente odiosa per chi ama veramente la letteratura: le citazioni sbagliate. Frasi attribuite erroneamente a un’autrice o a un autore che in realtà quelle frasi non le hanno mai né pronunciate né scritte. Talvolta risalire a chi davvero abbia concepito quei pensieri è impossibile, ma in alcuni casi si può risalire al vero autore o alla vera autrice e rendergli giustizia, cercando di innescare un meccanismo opposto e virtuoso che veicoli la diffusione, invece che dell’errore, della verità letteraria.

Tra le vittime di questa nefasta prassi troviamo Italo Calvino, Emily Dickinson, Oscar Wilde, Luigi Pirandello, Mark Twain e tantissimi altri ancora tra cui la poetessa Alda Merini, cui sono state attribuite talmente tante frasi e poesie non sue che è nata una pagina apposita su Facebook per segnalarle.

In questa fotogallery vi presentiamo alcune delle più diffuse citazioni letterarie sbagliate che girano sul web, ricordandovi (e ricordandoci) che prima di condividere una citazione è sempre meglio verificare che l’attribuzione sia esatta.