Rai Cultura
Mario Soldati con Giovanni Comisso, vincitore Premio Strega 1955 con il libro Un gatto attraversa la strada
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Maria Bellonci e Dino Buzzati, vincitore Premio Strega 1958 con il libro Sessanta racconti
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Carlo Cassola, vincitore Premio Strega 1960 con il libro La ragazza di Bube
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Banedetta Barzini, Dacia Maraini e Alberto Moravia, cerimonia Premio Strega 1965
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Carlo Cassola e Alberto Bevilacqua, cerimonia Premio Strega 1968
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Mari​a Bellonci, Guido Piovene, Nat​alia Ginzburg e Mario Soldati, cerimonia Premio Strega 1968
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Giorgio Bassani, Michele Prisco, Carlo Cassola, Luciano Luisi, Alberto Bevilacqua e Lalla Romano, cerimonia Premio Strega 1971
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Alberto Bevilacqua e Lalla Romano, cerimonia Premio Strega 1971
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M​aria Bellonci, fondatrice del Premio Strega, 1972
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Achille Campanile, cerimonia Premio Strega 1975
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Guido Alberti e Alberto Moravia, cerimonia Premio Strega 1975
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Arnoldo Foà e Primo Levi, vincitore Premio Strega 1979 con il libro La chiave a stella
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Carlo Sgorlon, cerimonia Premio Strega 1979
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Umberto Eco, vincitore Premio Strega 1981 con il libro Il nome della rosa, con Maria Bellonci e Maria Luisa Spaziani
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Maria Bellonci, Goffredo Parise, vincitore Premio Strega 1982 con il libro Sillabario n°2, e Guido Alberti
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Giulietta Masina, cerimonia Premio Strega 1983
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Foto storiche del Premio Strega

Scatti dal 1955 al 1983

L’idea del Premio Strega è di Maria Bellonci, scrittrice e traduttrice che insieme all’attore e amico Guido Alberti diede vita nel 1947 a quello che è ancora oggi uno dei più importanti e prestigiosi premi letterari italiani.

Già da tempo cominciavo a pensare ad un nostro premio, un premio che nessuno ancora avesse mai immaginato. L’idea di una giuria vasta e democratica che comprendesse tutti i nostri amici mi sembrava tornar bene per ogni verso; confermava il nuovo acquisto della democrazia – Maria Bellonci


Fin dai suoi esordi il premio è una felice occasione di incontro, nasce infatti nell’immediato dopoguerra e esprime oltre al bisogno di libertà e di cultura dopo vent’anni di regime fascista, anche il desiderio di condivisione, nonché la volontà di ricostruire la propria vita nonostante le difficoltà e le distruzioni della guerra.

Cominciarono, nell'inverno e nella primavera 1944, a radunarsi amici, giornalisti, scrittori, artisti, letterati, gente di ogni partito unita nella partecipazione di un tema doloroso nel presente e incerto nel futuro. Poi, dopo il 4 giugno, finito l'incubo, gli amici continuarono a venire: è proprio un tentativo di ritrovarsi uniti per far fronte alla disperazione e alla dispersione – Maria Bellonci


E proprio questo bisogno di partecipazione e di condivisione, alla base degli incontri dei celebri "amici della domenica" che compongono la principale giuria del premio, ha dato vita a quello che ancora oggi è uno degli eventi letterari più attesi dell’anno: la finale al Ninfeo di Valle Giulia a Roma, durante la quale viene annunciato il vincitore.

A testimonianza dei fasti e delle atmosfere delle edizioni passate del premio, nonché del calibro dei vincitori abbiamo selezionato in questa fotogallery alcune foto scattate proprio durante le serate finali, presenti tra gli altri Mario Soldati, Dino Buzzati, Carlo Cassola, Dacia Maraini, Alberto Moravia, Carlo Cassola, Natalia Ginzburg e naturalmente Maria Bellonci.