Il richiamo della foresta illustrato da Roger Olmos
Nuova edizione del classico di Jack London
La prosa di London non perde quasi mai colpi, e la sua velocità non va mai a discapito della completezza, della ricchezza, della molteplicità di punti di vista – è un dinamismo, insomma, capace di trascinarsi dietro interi mondi – Nicola Lagioia, dall'articolo “Sul ring con Jack London”, pubblicato da Nazione Indiana
La storia di Buck, grazie all’impareggiabile maestria di uno dei più grandi narratori di tutti i tempi, cattura fin dalle prime pagine e non lascia il lettore fino alla fine di un racconto davvero avvolgente e mozzafiato: rapito dalla grande tenuta in California dove conduceva una placida vita da cane addomesticato, Buck viene sradicato e venduto a cercatori d’oro senza scrupoli, trasportato al nord in condizioni terribili, maltrattato e costretto a lavori di fatica, alla fame, al freddo, e in balia di ogni genere di difficoltà e crudeltà umana è costretto a imparare velocemente ad adattarsi alla vita durissima del cane da slitta e ad aguzzare al massimo l’ingegno per sopravvivere.
Buck non leggeva i giornali, altrimenti avrebbe fiutato odore di guai; non solo per sé stesso, ma per tutti i cani abili nel nuoto, dal pelo lungo e caldo e dalla forte muscolatura che vivevano tra lo stretto di Puget e San Diego. Gli uomini, brancolando nelle tenebre artiche, avevano trovato un metallo giallo; la voce si era sparsa grazie a battelli a vapore e compagnie di trasporto, così ora migliaia di persone di stavano precipitando al Nord. – Il richiamo della foresta, di Jack London (incipit)
Decisamente un valore aggiunto del libro, oltre all’edizione e all’impaginazione ben congegnate per i giovani lettori, le magnifiche illustrazioni ad olio di Roger Olmos, pluripremiato disegnatore catalano che da appassionato animalista riesce con i suoi disegni a farci partecipi della storia catapultandoci nei panni di Buck, contribuendo insieme al testo a farci quasi percepire sensazioni ed emozioni quali gelo, paura, fame, fatica, dolore, ferocia, sconforto e forse, infine, sollievo.
Per gentile concessione di Logos Edizioni pubblichiamo in anteprima alcune delle illustrazioni contenute nel volume.
Roger Olmos è nato a Barcellona nel 1975, e si è avvicinato al mondo dell’illustrazione fin da bambino. Al termine degli studi, dopo un apprendistato all’Institut Dexeus come illustratore scientifico, si iscrive alla scuola di arti e mestieri Llotja Avinyò, per poi dedicarsi all’illustrazione di libri per ragazzi. Nel 1999 viene selezionato alla Bologna Children’s Book Fair, e lì conosce il suo primo editore. Da allora ha pubblicato oltre un'ottantina di titoli con una ventina di case editrici spagnole e internazionali, e ottenuto numerosi riconoscimenti tra cui nel 2016 il premio del Ministero della Cultura Spagnolo per il miglior libro illustrato per l’infanzia con La leggenda di Zum, pubblicato in Italia da Logos.
Jack London (il cui vero nome è John Griffith London) nasce il 12 gennaio 1876 a San Francisco. Figlio illegittimo di un astrologo, cresciuto dalla madre e dal suo secondo marito John London, abbandona la scuola a tredici anni. Fa lo strillone di giornali, il pescatore clandestino, il cacciatore di foche, l'operaio, il lavandaio, il venditore porta a porta. Nel 1897 si trasferisce in Alaska sulla scia della febbre dell'oro. Scrive romanzi di vario genere, da quelli avventurosi: Il richiamo della foresta (1903), Il lupo di mare (1904), Zanna Bianca (1906); a quelli autobiografici: La strada (1907), Martin Eden (1909), John Barleycorn (1913); a quelli fantapolitici, come Il tallone di ferro (1908); racconti, tra cui spiccano Il silenzio bianco (1900) e Farsi un fuoco (1910), reportage (come quello, del 1904, sulla guerra russo-giapponese), saggistica e trattatistica politica (Il popolo dell’abisso, 1903). Muore il 22 novembre 1916 a Glen Ellen in California.