Rai Cultura
Era un vecchio che pescava da solo su una barca a vela nella Corrente del Golfo ed erano ottantaquattro giorni che non prendeva un pesce – Ernest Hemingway, Il vecchio e il mare (traduzione di Fernanda Pivano)
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Tutte le famiglie felici si assomigliano fra loro, ogni famiglia infelice è infelice a suo modo – Lev Tolstoj, Anna Karenina (traduzione di Leone Ginzburg)
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Chiamatemi Ismaele – Herman Melville, Moby Dick (traduzione di Cesare Pavese)
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Tutti i bambini crescono, meno uno – James Barrie, Peter Pan (traduzione di Milli Dandolo)
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Oggi la mamma è morta. O forse ieri, non so – Albert Camus, Lo straniero (traduzione di Alberto Zevi)
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Le donne, i cavallier, l'arme, gli amori – Ludovico Ariosto, Orlando furioso
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Lolita, luce della mia vita, fuoco dei miei lombi. Mio peccato, anima mia. Lo-li-ta: la punta della lingua compie un breve viaggio di tre passi sul palato per andare a bussare, al terzo, contro i denti. Lo-li-ta – Vladimir Nabokov, Lolita (traduzione di Bruno Oddera)
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Molti anni dopo, di fronte al plotone di esecuzione, il colonnello Aureliano Buendía si sarebbe ricordato di quel remoto pomeriggio in cui suo padre lo aveva condotto a conoscere il ghiaccio – Gabriel García Márquez, Cent’anni di solitudine (traduzione di Enrico Cicogna)
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È cosa nota e universalmente riconosciuta che uno scapolo in possesso di un solido patrimonio debba essere in cerca di moglie – Jane Austen, Orgoglio e pregiudizio (traduzione di Isa Maranesi)
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C'era una volta... ‐ Un re! ‐ diranno subito i miei piccoli lettori. No, ragazzi, avete sbagliato. C'era una volta un pezzo di legno – Collodi, Le avventure di Pinocchio
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Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura ché la diritta via era smarrita – Dante Alighieri, Divina Commedia
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Gregorio Samsa, svegliatosi una mattina da sogni agitati, si trovò trasformato, nel suo letto, in un enorme insetto immondo – Franz Kafka, La metamorfosi (traduzione di Rodolfo Paoli)
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Per molto tempo, mi sono coricato presto la sera – Marcel Proust, Alla ricerca del tempo perduto (traduzione di Natalia Ginzburg)
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L'arte dell'incipit

I più celebri della storia della letteratura

Sono così importanti le prime parole con cui cominciano i libri? L’efficacia, la potenza espressiva, la musicalità e il ritmo di un incipit possono anticipare anche solo in poche righe il libro che stiamo per leggere? Per quanto riguarda alcuni capolavori della storia della letteratura la risposta è senza alcun dubbio: assolutamente sì. E alcuni incipit sono talmente famosi da essere conosciuti e addirittura citati anche da chi i libri in questione non li ha mai neanche letti. 

Da “Nel mezzo del cammin di nostra vita” a “Chiamatemi Ismaele” fino a “Per molto tempo mi sono coricato presto la sera” in questa fotogallery di Rai Cultura alcuni degli incipit letterari più famosi di tutti i tempi e, per le opere in lingua straniera, i nomi dei loro traduttori italiani.